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Musei, la gestione delle biglietterie passa al ministero della Cultura: nasce Ad Arte

12 Maggio 2023 - 17:14 Massimo Ferraro
La prenotazione e vendita degli ingressi nei musei nazionali autonomi verrà accentrata in una piattaforma collegata con il metodo PagoPa

Con una circolare interna il ministero della Cultura ha comunicato ai 44 musei nazionali autonomi italiani che entro 120 giorni dovranno cessare il loro rapporto con i concessionari dei servizi aggiuntivi. La gestione della biglietteria verrà quindi accentrata e confluirà nella nuova piattaforma Ad Arte, in versione sia App sia web, collegata con il metodo PagoPa, che permetterà alle strutture di gestire direttamente la prenotazione e la vendita dei ticket d’ingresso. La circolare del 9 maggio della Direzione Generale Musei, guidata da Massimo Osanna, invita le direzioni dei musei a inviare «entro e non oltre il 19 maggio maggiori informazione circa la natura del rapporto contrattuale in essere e la procedura posta in essere con la quale è stata individuata l’impresa aggiudicataria, nonché le misure avviate o da avviare per interrompere l’attuale regime di proroga o di rinnovo della concessione». Dalla data della comunicazione all’interruzione del rapporto con concessionari dei servizi aggiuntivi, cioè delle imprese che operano per la valorizzazione, gestione dei beni e delle attività culturali, non devono passare più di 120 giorni. Nella circolare viene anche assicurato che la Direzione Generale Musei fornirà tutto il supporto necessario al passaggio alla nuova piattaforma.

I dubbi sulla transizione

La transizione infatti non si preannuncia semplice. In tempi brevi, massimo 4 mesi, i musei autonomi dovranno infatti aver completato il passaggio al portale Ad Arte. Come spiega il Sole 24 ore, i dubbi riguardano la capacità delle singole strutture di avere le risorse tecniche per gestire il servizio di biglietteria, finora esternalizzato. Ma anche quelle della nuova piattaforma di assorbire e processare le richieste di prenotazione e acquisto. Così come non è chiaro se i musei hanno davvero il diritto di recedere unilateralmente dal rapporto concessorio, né se sarà necessario formare il personale già presente nelle strutture, e se questo basterà per occuparsi dei servizi di ticketing. Il quotidiano economico avanza delle perplessità anche sulle capacità della piattaforma di gestire i tour operator, le prenotazioni e le biglietterie on site. O se verranno assunti i dipendenti dei concessionari con la clausola sociale, e con quali fondi.

I Musei Nazionali Autonomi

Sul sito del Mic sono indicati 44 Musei Autonomi Nazionali. Nel 2014 ne sono stati creati 20, dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e organizzativa: la Galleria Borghese, le Gallerie degli Uffizi, la Galleria nazionale d’Arte moderna e contemporanea, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo e Real bosco di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, la Reggia di Caserta, la Galleria dell’Accademia di Firenze, le Gallerie Estensi, le Gallerie nazionali d’arte antica, i Musei del Bargello, il Museo archeologico nazionale di Napoli, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, il Museo archeologico nazionale di Taranto, il Parco archeologico di Paestum e Velia, il Palazzo Ducale di Mantova, il Palazzo Reale di Genova, i Musei reali di Torino, la Galleria nazionale delle Marche e la Galleria nazionale dell’Umbria. Due anni più tardi sono diventati 30, con il Complesso monumentale della Pilotta, il Museo delle Civiltà, il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, il Museo nazionale romano; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare, il Parco archeologico dell’Appia Antica, il Parco archeologico dei Campi Flegrei, il Parco archeologico di Ercolano, il Parco archeologico di Ostia Antica, Villa Adriana e Villa d’Este. Nel 2017 sono stati creati la Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma, il Parco archeologico del Colosseo e Parco archeologico di Pompei. Nel 2019 si aggiungono anche Vittoriano e Palazzo Venezia, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo nazionale di Matera, Palazzo Reale di Napoli, il Museo archeologico nazionale di Cagliari, il Museo nazionale d’Abruzzo e il Parco archeologico di Sibari, la Biblioteca e il complesso monumentale dei Girolamini. Nel 2021 raggiungono l’autonomia il Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, la Pinacoteca nazionale di Siena, il Parco archeologico di Sepino e il Museo nazionale dell’arte digitale.

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