Landini, l’attacco al governo dal salotto di Fazio: «I voucher? Ci lavorassero loro. Pronti allo sciopero su scala europea»

L’ira del segretario generale della Cgil: «100mila giovani se ne vanno perché qui non trovano le condizioni per vivere, significa che siamo matti!»

È un Maurizio Landini furioso col governo sulle politiche del lavoro, quello intervistato questa sera a Che Tempo Che Fa da Fabio Fazio – il conduttore che ha annunciato oggi l’addio alla Rai per approdare a Discovery. Certo, il taglio del cuneo fiscale deciso dall’esecutivo lo scorso 1° maggio va nella giusta direzione, ha riconosciuto il segretario della Cgil. Ma molte più risorse sarebbero necessarie di quelle sin qui investite, così da rendere il taglio strutturale e non solo transitorio per sei mesi. «Si stabilizzi il cuneo tassando gli extraprofitti», è tornato a far appello Landini. Poi il leader sindacale ha stigmatizzato con forza le altre misure del Decreto Lavoro del governo. «Ridare spazio ai voucher è una follia: se li amano tanto (i membri del governo, ndr) perché non ci lavorano loro?». Per Landini è la precarietà strutturale la causa principale dell’emigrazione di migliaia di giovani italiani all’estero. «Quando 100mila giovani se ne vanno perché qui non trovano le condizioni per vivere significa che noi siamo matti: è un segnale che non da un futuro al nostro paese». A domanda specifica, Landini ha poi confermato che la Cgil resta pronta a un possibile sciopero generale («dobbiamo usare tutti gli strumenti quando è il momento giusto, per portare a casa dei risultati»). Di più: è pronta a lanciare la proposta in sede di federazione europea dei sindacati di una mobilitazione per il lavoro su scala continentale, da tenersi nel mese di giugno. L’obiettivo? «Unire sui temi della precarietà e dell’inflazione i lavoratori di tutti i Paesi».


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