Il Governo ritira l’emendamento contro il caro-affitti per gli studenti. Poi l’annuncio: «Verrà depositato al prossimo decreto»

Si tratta di quello per sbloccare i 660 milioni di euro del Pnrr. Per evitare il rischio di inammissibilità il governo ha annunciato di averlo ritirato dal decreto della Pa, dove poteva essere bocciato per estraneità di materia

Dietrofront. O forse no. L’emendamento del Governo Meloni al cosiddetto “decreto Pa” che sbloccava 660 milioni di euro, previsti dai fondi del Pnrr, per gli alloggi degli studenti è stato ritirato perché bocciato per estraneità di materia. È quanto annuncia il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Nazario Pagano (Forza Italia), che sta esaminando il decreto insieme alla commissione Lavoro. Ma il governo corre ai ripari e, per evitare il rischio di inammissibilità, annuncia con una nota l’intenzione di depositare l’emendamento in questione in un altro decreto (il n. 51/2023 sugli enti pubblici e la solidarietà sociale). Quest’ultimo sarà presentato ed esaminato questa settimana dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio.


Il pasticcio

«Nessuna retromarcia», si legge nella nota stampa del Ministero dell’Università e della Ricerca. Un pasticcio provocato da un passaggio formale sbagliato, ma sui cui il Governa tenta di rassicurare: «Resta assolutamente confermata la volontà di procedere con le risorse per l’housing universitario». In attesa della reazione degli studenti, che da settimane stanno piantando tende nelle diverse università italiane come segno di protesta contro gli affitti insostenibili di alcune città, le opposizioni vanno all’attacco.


«Dal governo solo retorica e propaganda»

«Un’impensabile e clamorosa figuraccia del Governo»: così Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, ha definito il ritiro dell’emendamento. «Tra l’altro, a rendere il tutto ancor più ridicolo, c’è che quello del governo Meloni era un vero e proprio bluff visto che quelle annunciate e poi ritirate, non erano nuove risorse, ma quelle già previste nel Pnrr», commenta ancora accusando il governo di «scegliere di vivere di sola retorica». Concorda la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo. «La propaganda della destra, come sempre, si sfalda alla prova dei fatti, quando c’è da essere concreti. La loro idea di Paese? Le donne a casa e gli studenti nelle tende», chiosa la dem.

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