In Trentino è caccia allo spray anti-orso, ma è illegale. L’armiera: «Comprate le pistole scacciacani»

Carmen Pavanelli, proprietaria di un negozio d’armi per la caccia a Trento, spiega come difendersi

In Trentino è boom di richieste per lo spray anti-orso, ma in Italia la vendita è illegale. A spiegarlo è Carmen Pavanelli, proprietaria dell’unico negozio di armi da caccia presente nel centro di Trento e che, negli ultimi mesi, ha visto crescere le richieste di spray per proteggersi in caso di attacco da parte di orsi: «Arrivano almeno quindici richieste al giorno, anche per telefono: c’è un grande boom perché la gente ha paura, ma non rinuncia ad andare in giro e in montagna e nei boschi ci va comunque, ma cerca di proteggersi». E in un’intervista al Corriere dell’Alto Adige, l’armiera spiega che sono aumentate anche le richieste per la vendita dei coltelli di piccole dimensioni per uso personale e legali.


Ma questa tipologia d’arma non serve per difendersi da eventuali attacchi da parte degli orsi: «Lo spray anti orsi è specifico per i grandi carnivori e ha un grande frustino, un beccuccio di prolunga da cui esce il gas che lo fa arrivare fino a 15-20 metri e la sostanza non è volatile. Esce con una potenza direzionata e arriva distante, senza ritorno. Però in Italia è illegale, ma molti lo acquistano online dall’estero, come dalla Germania, Slovenia, Stati Uniti».


E l’armiera, dopo aver osservato che in Trentino e in Alto Adige è normale che tutti vadano in montagna o nei boschi, o per funghi, o per cacciare, o per semplici passeggiate, aggiunge: «In assenza di quello spray consigliamo le pistole scacciacani: il colpo è molto potente, normalmente le bestie selvatiche si impauriscono e scappano e non serve il porto d’armi. Sembrano pistole vere, ma sparano a salve: non hanno pallini o munizioni, fanno solo rumore. Il corso va dai 60 ai 150 euro». Le vendite delle pistole scacciacani, ha osservato ancora l’armiera di Trento, sono aumentate di dieci volte rispetto alla norma.

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