Annamaria Bernardini de Pace racconta il suo divorzio e quelli dei vip: «Il più sanguinoso? Quello tra Al Bano e Romina»

L’avvocata matrimonialista: «Ho una serie di amanti, fidanzati, prospettive. E decido io il quando e il come»

Annamaria Bernardini de Pace, avvocata esperta di diritto di famiglia e della persona, è la matrimonialista preferita dai vip. E oggi in un’intervista al Corriere della Sera spiega che il primo divorzio di cui si è occupata è stato il suo: «Mi ero sposata col mio professore di Diritto Romano nel ‘70, a 22 anni. Ero uscita di casa con una dote di 60 milioni di lire e, follia massima, scelsi la comunione dei beni». La sua dote infatti ha fatto una brutta fine: «Avevamo avuto due figlie, io cercavo una casa più grande e scoprii che non avevamo più soldi perché lui aveva comprato una scuderia di cavalli e passava i mercoledì a scommettere e perdere soldi. Io ero innamoratissima e rimasi così delusa che decisi di lasciarlo all’istante».


Il suo matrimonio

Ma, racconta, aveva le bambine da mantenere. «Perciò tornai all’università, mollata con cinque esami, mi laureai e poi divorziai. Senza chiedere una lira». Ma suo marito non apprezzò lo sforzo economico: «Le dico solo che feci 18 esami fra il ‘76 e il ‘78 e lui telefonava ai suoi colleghi per farmi bocciare». Però dice che non fa la matrimonialista a causa del trauma del suo divorzio: «Semmai per un trauma infantile. I miei erano autorevoli e autoritari e io ero ribelle. Da noi, a tavola, si doveva mangiare tutto. E a me facevano schifo i piselli. Un giorno, al quarto “non li voglio”, papà mi diede uno schiaffo. Lì è nato il mio spirito di difesa dei bambini. Nei divorzi, mi pagano gli adulti, ma difendo i bambini. Ho mandato via dei clienti perché usavano i figli contro il coniuge», spiega a Candida Morvillo.


Totti, Blasi, Al Bano e Romina

Bernardini De Pace dice che non vuole parlare del perché ha lasciato l’assistenza legale di Francesco Totti nel divorzio con Ilary Blasi. Ma dice che il divorzio più sanguinoso che ha seguito è stato «quello di Romina Power e Al Bano. Si erano conosciuti giovanissimi, si erano amati tantissimo, poi erano emerse le differenze tra la mentalità americana e quella del Sud Italia. Però, furono bravi a preservare i figli». L’assegno più alto che ha ottenuto è stato di 100 mila euro netti al mese. Ma c’è anche chi la vuole morta: «Spesso ricevo minacce dai coniugi dei miei clienti. Ho pure trovato una bomba sulla porta di casa. Da anni, esco soltanto accompagnata».

I partner più giovani

Dice che la sua prima assistita eccellente è stata «Ornella Vanoni. Ma su una causa, vinta, per diritto d’immagine. All’inizio mi occupavo di quello e soprattutto di contratti musicali. Passai ai divorzi grazie a Indro Montanelli. Vide una mia lettera nella posta dei lettori del Corriere, mi offrì una rubrica sul diritto di famiglia e mi suggerì di specializzarmi in quello». Infine, dice, «non ho nessuno in casa da 15 anni. Però ho una serie di amanti, fidanzati, prospettive. E decido io il quando e il come. In ogni caso, li scelgo solo più giovani. Un vecchio come me sarebbe insopportabile».

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