Cosa farà Ilary Blasi dopo l’intervista di Totti: l’opzione querela, i soldi e la guerra in tribunale

La conduttrice pronta alla querela per le frasi sui Rolex. Ma la battaglia vera si giocherà sul patrimonio

I Rolex, il presunto tradimento, il ruolo dell’amica parrucchiera. Il giorno dopo l’intervista rilasciata da Francesco Totti al Corriere della Sera è quello della riflessione. In quella che promette di essere una guerra destinata a riempire per anni le pagine dei rotocalchi Ilary Blasi ha già replicato minacciando rivelazioni «che rovinerebbero 50 famiglie». Ma le armi in mano all’ex Letterina sono molte. E vanno dalla querela fino alla battaglia infinita in tribunale. In particolare l’accusa di aver svuotato una cassetta di sicurezza appartenente a entrambi «insieme al padre» potrebbe assumere contorni diffamatori. Perché l’appropriazione indebita tra coniugi è esplicitamente esclusa dall’articolo 649 del codice penale. Mentre la parrucchiera Alessia Soldani, accusata di aver fatto da tramite tra Ilary e un altro uomo, fa sapere che «la verità verrà a galla».


La strategia del Capitano e Annamaria Bernardini De Pace

Il Messaggero spiega oggi che l’intervista ad Aldo Cazzullo sembra essere parte di una strategia. Chi conosce i protagonisti della vicenda dice che fa parte dello stile di Annamaria Bernardini De Pace. Ovvero la legale scelta da Totti per occuparsi insieme ad Antonio Conte, suo avvocato storico, della faccenda. L’idea è che alzare mediaticamente il livello dello scontro possa portare la controparte a raffreddare le richieste. Nel luglio scorso si era infatti parlato di un accordo tra le parti per la divisione del patrimonio. L’escalation inaugurata ieri dal Capitano fa pensare che qualcosa non deve essere andato per il verso giusto. Il quotidiano spiega che secondo l’entourage di Totti Ilary stava facendo «richieste esorbitanti». Rifiutando tutte le proposte e addossando a lui la colpa della separazione.


Il tentativo di mediazione tra le parti è andato all’aria durante l’estate. Decisive sono state le voci che raccontavano il Capitano con la figlia più piccola a casa della nuova fidanzata Noemi Bocchi. È lì che Totti si è reso conto di essere stato pedinato. E la decisione della madre di venirsi a prendere Isabel per portarla in Croazia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’avvocato matrimonialista Marco Meliti spiega però al quotidiano che il tradimento, di per sé, «non è un motivo di addebito della separazione. Ha valore solo se è la causa determinante della fine del rapporto. È evidente che se il tradimento avviene quando l’unione familiare è già venuta meno e la coppia fa una vita separata non può essere considerato causa della fine del matrimonio».

Il patrimonio di Totti

Ieri intanto il regista Gabriele Muccino è intervenuto nella vicenda chiamando in causa proprio Bernardini De Pace. «Io l’ho conosciuta bene. L’ho avuta come controparte in un divorzio orribile che ha rovinato un figlio e seminato veleno per 5 anni», ha detto ricordando che questa è «la strategia che questa nota avvocatessa romana adotta schiacciando vite di persone che si sono amate come fossero noci». La replica della legale è arrivata subito dopo: «Se l’offesa arriva dalle nullità, vale zero. Se poi la nullità è chi è stato avversario, l’offesa è sospetta. Una vendetta che vale come il tentativo di lanciare il pallone ben oltre i tempi supplementari. A stadio chiuso». Ma la battaglia vera si giocherà sul patrimonio di Totti.

La Repubblica ricorda oggi che il Capitano, tra stipendi e diritti di immagine, ha ricevuto un compenso di 152 milioni di euro lordi dalla A.S. Roma nelle 21 stagioni da protagonista con la maglia giallorossa. Il netto, malcontato, è di 84 milioni. Il matrimonio è in separazione dei beni. E in gioco c’è la holding di Totti, la NumberTen srl, che possiede immobili per circa 4 milioni di euro e controlla a cascata l’Immobiliare Dieci, l’Immobiliare Ten e l’Immobiliare Acilia. Oltre al centro sportivo della Longarina. Palazzi, appartamenti e ville che entreranno nella causa.

Chi è Cristiano Iovino

Infine c’è il personal trainer Cristiano Iovino. Secondo i giornali sarebbe lui l’uomo che ha scambiato messaggi con Ilary attraverso l’amica parrucchiera. Quelli che poi Totti ha raccontato di aver letto spiando il telefono cellulare della moglie. «Non mi interessa, grazie», ha risposto lui a chi gli chiedeva un commento sull’intervista. A quanto pare è un tifoso della Lazio. Ed è un influencer di successo, con oltre 55 mila followers. Vive tra Roma e Milano, e questo combacerebbe con quanto affermato da Totti nell’intervista riguardo la volontà di Ilary di passare più tempo nel capoluogo meneghino. L’unica strada che sarà possibile percorrere, spiega intanto oggi il Corriere della Sera, è quella della separazione non consensuale. Il foro competente è quello di Roma.

Intanto in un’intervista all’AdnKronos si fa sentire Roberto D’Agostino, che per primo su Dagospia aveva parlato della crisi dei due. «La miccia fu un evento successo a Castel Gandolfo e ripreso dalla stampa locale, in cui Totti e Ilary erano andati coi figli a un parco giochi e c’era stata una grande litigata tra di loro. Io partii da quel punto dello scazzo e dissi che ormai erano arrivati al capolinea. Era la goccia che aveva fatto traboccare il fatidico vaso, ma i segnali di una rottura erano partiti molto tempo prima», dice oggi. «L’impressione, leggendo il colloquio del ‘pupone‘ con Aldo Cazzullo, è che sia un’intervista diversa, emotiva, non è cerebrale, non è un tentativo di acchiappare click o like, l’autogossip che ormai fanno tutti i personaggi noti. Nel caso di Totti mi ha colpito molto il dolore che traspare dalle sue parole. L’emotività l’ho trovata fortissima. Una delle poche interviste in cui si sente l’anima che sanguina».

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