L’accusa alla Grecia in un video del New York Times: «Migranti messi su un gommone e abbandonati alla deriva»

Il racconto di uno dei richiedenti asilo al giornale americano: «Non ci aspettavamo di sopravvivere quel giorno»

«La Grecia sostiene di non abbandonare i migranti in mare. È stata colta sul fatto». Non lascia spazio a troppe interpretazioni il titolo dell’articolo-denuncia pubblicato oggi dal New York Times. Il quotidiano statunitense ha ottenuto in esclusiva un video che mostra un gruppo di 12 migranti, tra cui alcune donne e bambini, caricati con la forza su un autobus all’isola di Lesbos, portati su una nave della Guardia costiera greca e infine su un gommone lasciato alla deriva nel Mar Egeo. «Non ci aspettavamo di sopravvivere quel giorno. Quando ci hanno messo sulla zattera gonfiabile, lo hanno fatto senza alcuna pietà», ha raccontato Aden, una donna di 27 anni originaria della Somalia. Secondo i giornalisti del New York Times, il calvario vissuto da Aden e dalle altre 11 persone caricate sul gommone è lo stesso di tanti altri migranti respinti dalle autorità greche. Non è la prima volta che in Grecia si discute di questi metodi di respingimento. Finora, però, le autorità e il governo hanno sempre negato ogni accusa. Ora, per la prima volta, un attivista – l’austriaco Fayad Mulla – è riuscito a riprendere integralmente tutti i passaggi in un video e a condividerli con il giornale americano.


Gli eventi raccontati risalgono all’11 aprile e avrebbero coinvolto un gruppo di richiedenti asilo provenienti da Somalia, Eritrea ed Etopia. I giornalisti del New York Times, autori dell’inchiesta, li hanno incontrati in un centro di detenzione a Izmir, sulla costa turca. «Molti indossavano ancora gli stessi vestiti che avevano nel video – si legge nell’articolo -. Hanno fornito resoconti dettagliati di ciò che è accaduto». La scorsa settimana, in vista delle elezioni generali in programma per questa domenica, il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha rivendicato le politiche migratorie «dure ma giuste» del suo governo e il calo del 90% dell’arrivo di migranti irregolari. I giornalisti del New York Times dicono di aver contattato più volte il governo greco per una richiesta di commento, ma di non aver mai ricevuto risposta. Il quotidiano americano ha mostrato il filmato anche a tre alti funzionari della Commissione Europea. L’esecutivo di Bruxelles ha affermato di essere «preoccupato per il filmato» e si è impegnato a chiedere conto di quanto accaduto alle autorità di Atene. La Grecia, ha aggiunto la portavoce della Commissione Ue per la migrazione Anitta Hipper, «deve rispettare pienamente gli obblighi derivanti dalle norme dell’UE in materia di asilo e dal diritto internazionale, compreso garantire l’accesso alla procedura di asilo».


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