Ultima Generazione a La Russa: «Spalare fango in Emilia-Romagna? Ci siamo già. Da lui ricatto vigliacco»

La risposta arriva dall’attivista bolognese Maria Letizia Ruello che contrattacca il presidente del Senato dopo la sua proposta sul processo per l’imbrattamento di palazzo Madama

«Siamo già in Emilia-Romagna a spalare il fango». Così, Maria Letizia Ruello, attivista di Ultima Generazione all’AdnKronos, risponde alle critiche del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che aveva esortato il gruppo a recarsi come «volontari» e «per almeno una settimana» nella regione colpita dalla drammatica alluvione. «Stiamo tra le persone che stanno prestando soccorso. Comuni cittadini senza bandiere, non stiamo cercando visibilità», ha detto Ruello spiegando, inoltre, come «quello che sta accadendo in Emilia-Romagna ci ha colpito moltissimo, anche personalmente. Io – racconta la militante – abito vicino Senigallia, città interessata dall’allerta meteo». La seconda carica dello Stato ha inoltre promesso che convincerà il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei confronti degli ecoattivisti nel processo per l’imbrattamento di Palazzo Madama, qualora gli stessi decidessero di «spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione». Ma per Ruello si tratta di «un ricatto vigliacco. Chiamarci ragazzi – continua – è puro paternalismo: io ho 63 anni. La Russa ci dice: fate i bravi e vi toglierò la punizione». E poi ancora: «Ultima generazione – ribadisce Ruello – è già in Emilia-Romagna ma non la vedete. Mio figlio si trova lì, a spalare. È uno dei tanti. Noi siamo una piccolissima avanguardia. Se 20 persone si siedono sull’asfalto del Gra per bloccare il traffico, ve ne accorgete. Se 20 persone vanno a spalare non ve ne accorgete», ha concluso.


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