Cos’è la chiazza verde fosforescente del Canal Grande a Venezia: «Colpa di un liquido per idraulici»

Sotto accusa la fluoresceina, un liquido tracciante per segnalare le perdite d’acqua. Sotto accusa gli ambientalisti

La chiazza verde fosforescente nel Canal Grande è stata segnalata ieri mattina intorno alle 9:30. Esattamente davanti al Ponte di Rialto. E secondo i prelievi effettuati dall’Arpav la sostanza che ha colorato l’acqua sarebbe fluoresceina. Si tratta di un fluorocromo usato come colorante diagnostico. E assolutamente ignoto. La fluoresceina sarebbe quel “liquido tracciante” che viene immesso nelle tubature o negli scarichi per segnalare perdite d’acqua. La chiazza verde fosforescente si è diffusa fino a San Marco. Ma non sono arrivate rivendicazioni del gesto. Anche se ieri il presidente della Regione Veneto Luca Zaia si è detto preoccupato del rischio emulazione da «personaggi in cerca di clamore». E ha lanciato un allarme per proteggere Venezia.


La flouresceina

Il Canal Grande diventato fosforescente ieri ha scatenato gli scatti dei turisti. C’è chi ha ricordato l’artista argentino Nicolas Garcia Uriburu. Che nel 1968 in occasione della Biennale d’Arte gettò da una barca un pigmento in grado di rendere fosforescenti i microorganismi presenti nell’acqua. Di certo di una sostanza come la fluoresceina ne basta pochissima per ottenere l’effetto di ieri. Quindi rimane in piedi l’ipotesi di una manifestazione ambientalista. Così come quella della bravata di un singolo o di un errore materiale. Colpisce però anche che non siano arrivate segnalazioni dai sistemi di sorveglianza. Per questo ieri il prefetto Michele Di Bari e il questore di Venezia Marcello Masciopinto hanno disposto l’intensificazione della vigilanza in zona. Allarmi per una situazione del genere si erano verificati non molto tempo fa in una roggia di Rozzano (Milano), e qualche anno prima sul Lago di Como, dove si stavano svolgendo dei lavori alle fognature.


Un liquido per idraulici

L’ipotesi del liquido per idraulici invece rimane la privilegiata. I produttori avvertono che quando si utilizza per segnalazioni va versata in piccole quantità. Perché bastano due grammi per colorare tra i 150 e 200 litri d’acqua. L’effetto in questi casi dura un paio d’ore. Ed è assolutamente innocuo. Si usa anche in campo medico, secondo le linee guida dell’Aifa. Il presidente della Società di Medicina Ambientale (SIMA) Alessandro Miani ha spiegato ieri all’agenzia di stampa Dire che potrebbe trattarsi di uno sversamento accidentale. O di una burla: «Quel che si sa, ora, è che si tratta di un liquido tracciante e non ovviamente di alghe. Ma questo era già presumibile prima, anche per via della localizzazione e del colore fluorescente. Può darsi che sia stato uno sversamento accidentale oppure di una burla».

La vogalonga

Venezia in questi giorni è presa d’assalto dai turisti e proprio oggi si è svolta in città la Vogalonga, regata non competitiva che percorre anche il Canal Grande. «È facile che possa trattarsi anche di uno scherzo di emulazione e comunque di pessimo gusto», conclude Miani. Con l’Adnkronos il patron dell’Harry’s Bar di Venezia Arrigo Cipriani ha detto che «Quanto successo nel Canal Grande può essere stato provocato da chiunque. Una cosa così si può fare anche da casa propria o dalla camera di un albergo, perché a Venezia non esiste un sistema di fognature». Al momento non ci sono ancora rivendicazioni ma sull’ipotesi che possa trattarsi di un’azione di movimenti ambientalisti Cipriani è netto: «La difesa del clima sta diventando una follia collettiva…».

Cosa dice l’Arpav

L’Arpav, fa sapere il Gazzettino, esclude che sia un incidente: «È molto improbabile» a causa dell’elevata presenza di fluouresceina. La sostanza secondo gli esperti avrà bisogno di «qualche giorno» per sciogliersi tutta nell’acqua. In una nota l’azienda dell’ambiente ha fatto sapere che la sostanza si è diffusa anche in altri canali. La polizia locale sta visionando le immagini delle telecamere per venire a capo del giallo.

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