Decreto Pa, primo via libera alla Camera per lo spray anti orso in Friuli e in Trentino

Un altro emendamento allo stesso provvedimento estende l’utilizzo del taser nelle città tra i 20 e i 100 mila abitanti

Erano stati annunciati e, senza sorprese, hanno ottenuto la maggioranza nelle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera. Sono due emendamenti al decreto Pa, identici, presentati da Lega e Fratelli d’Italia, che autorizzano i forestali di Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige a usare il cosiddetto spray anti orso. Uno spray a base di sostanze irritanti il cui utilizzo, ad oggi, è vietato in Italia. Nel testo, si legge: «È in facoltà dei corpi forestali della regione Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano portare, senza licenza e durante il servizio, strumenti di autodifesa non impiegabili sull’uomo, che nebulizzano un principio attivo naturale a base di capsaicina, individuati sulla base dei decreti adottati, acquisito il parere favorevole del ministero dell’Ambiente e del ministero della Salute». Era stato il ministro per i Rapporti con il parlamento, Luca Ciriani, nel corso del question time del 17 maggio, ad anticipare il via libera, anche in ragione del fatto che «gli spray anti orso sono utilizzati in diversi Paesi del mondo per prevenire i rischi di attacco ed escludere l’uso di armi da fuoco».


Esultano Lega e Fratelli d’Italia. La deputata del Carroccio Vanessa Cattoi, prima firmataria dell’emendamento, dichiara in una nota: «Sappiamo quanto sia delicato il compito svolto quotidianamente dai nostri operatori forestali a difesa della sicurezza dei cittadini. Per questo siamo convinti che sia fondamentale riconoscere maggiori tutele a chi è impegnato a garantire il controllo dei nostri territori: iniziamo con i custodi forestali per poi lavorare a nuove aperture». Rilancia anche il deputato meloniano Alessandro Urzì: «La misura per ora riguarda solo la specifica categoria professionale dedicata al controllo delle aree naturali e, quindi, che ha già una preparazione specifica anche nell’uso delle armi. L’obiettivo, però, rimane sempre quello di estendere lo spray a tutti i cittadini che attraversano i boschi nei quali sono presenti gli orsi. Una mia proposta di legge che allarga il campo di applicazione e di uso dello spray è già depositata da tempo ed è in attesa di essere discussa».


Sempre con due emendamenti sovrapponibili, allo stesso decreto, i due partiti hanno fatto passare una norma che estende l’utilizzo del taser. Se ad ora potevano essere dotati della pistola elettrica solo i poliziotti dei capoluoghi di provincia e dei centri con più di 100 mila abitanti, con questa iniziativa anche gli agenti di polizia locale dei Comuni con un numero di residenti compreso tra 20 mila e 100 mila abitanti potranno utilizzarla. Per vedersi assegnati i taser, le città dovranno aver «istituito, con regolamento comunale o provvedimento del sindaco, l’armeria del corpo o servizio di polizia locale. Ovvero, nel caso in cui le armi da custodire, comprese quelle ad impulso elettrico, siano non superiori a quindici, abbiano predisposto appositi armadi metallici in possesso delle caratteristiche», previste dalla legge. «Ancora una volta, il nostro impegno porta a risultati tangibili per tutelare i cittadini e garantire sicurezza nelle nostre città», hanno dichiarato i deputati della Lega in commissione Affari costituzionali Igor Iezzi, Simona Bordonali, Laura Ravetto, Alberto Stefani ed Edoardo Ziello. Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, vicepresidente della commissione ed ex vicesindaco di Milano, ha affermato: «Si tratta di una norma sacrosanta a tutela dei cittadini e delle stesse forze dell’ordine, troppo spesso prive degli adeguati mezzi per affrontare il loro lavoro».

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