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No! Il TG2 non ha trasmesso una finta diretta da Kiev e Giammarco Sicuro non era in Italia a 62 km da Brescia

30 Maggio 2023 - 01:12 David Puente
L'immagine alterata riporta il watermark del collettivo Pastorizia Never Dies ed è stata diffusa negli ambienti di destra

Circola uno screenshot con il quale si accusa l’inviato Rai Giammarco Sicuro di aver finto di trasmettere in diretta da Kiev per il TG2 del 27 maggio 2023 delle ore 13. Nell’immagine, dove sono presenti anche dei watermark, si leggono delle indicazioni stradali in direzione di Brescia, in Lombardia. In realtà si tratta di un fotomontaggio.

Per chi ha fretta

  • La diretta mandata in onda il 27 maggio 2023 dal TG2 non presenta quel cartello stradale.
  • La segnaletica presente a sinistra dell’immagine è ucraina.
  • Le riprese si sono svolte a poca distanza dalla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev.

Analisi

Ecco uno dei post Facebook dove viene condivisa l’immagine alterata che riporta un cartello stradale che indica Brescia a 62 km:

La stessa immagine è stata condivisa da diversi utenti nei commenti della pagina Facebook di Giammarco Sicuro:

Un primo elemento

A farci comprendere immediatamente che si tratta di un fotomontaggio è il cartello stradale che indica il senso unico, il quale risulta mal inserito dall’autore del falso.

La segnaletica del senso unico risulta anche troppo grande rispetto alle altre, indicando che si tratta di diversi elementi inseriti per creare il falso. I cartelli che indicano l’Ospedale e Brescia a 62 km sono gli stessi presenti nella foto pubblicata in un articolo della Gazzetta di Mantova del 4 gennaio 2014 (basta fare una semplice ricerca “cartello stradale Brescia 62 km” con Google Images).

Ecco il confronto:

La vera diretta

Come di consueto, chi diffonde questi contenuti non riporta gli elementi utili per individuare quando sarebbe accaduto il presunto fattaccio. In questo caso, l’edizione del TG2 delle 13 di sabato 27 maggio 2023:

Non c’è il cartello di Brescia

Come possiamo notare dal video di TG2, il cartello con l’indicazione verso Brescia non risulta affatto presente:

La segnaletica che smentiva il fotomontaggio

Chi ha creato il fotomontaggio non ha svolto a pieno l’opera di alterazione, lasciando una traccia: la segnaletica delle strisce pedonali a sinistra.

Le strisce disegnate risultano tre, ma non è l’unica differenza rispetto alla segnaletica usata in Italia: anche il corpo dell’omino è diverso. Ecco un confronto tra il segnale ucraino (a sinistra) e quello italiano (a destra).

La geolocalizzazione

La diretta del 27 maggio 2023 si è svolta in via Strilets’ka a Kiev. La conferma ci arriva grazie a Google Street View (area aggiornata al 2015), permettendoci di mostrare i punti in comune con la ripresa video:

Di fatto, Giammarco Sicuro si trovava nei pressi della Cattedrale di Santa Sofia a Kiev.

Chi ha diffuso l’immagine alterata

Giammarco Sicuro si era reso conto dell’immagine falsa che circolava sul suo conto, pubblicando poi lo screenshot del tweet con l’account che l’aveva condivisa via Twitter: «La famosa Brescia d’Ucraina. Il premio Pulitzer non glielo leva nessuno» leggiamo nel tweet diffamatorio.

Lo screenshot mostra il tweet dell’account Propaganda Right dove leggiamo la seguente biografia di chiara matrice di destra:

La pagina dove si ride sul presunto acume dei culturalmente superiori. Retweettiamo i perculamenti al sinistrame. Amiamo tutti gli animali tranne le zecche.

L’immagine falsa è stata condivisa anche nelle aree riconducibili all’estrema sinistra:

I watermark

Lo screenshot alterato riporta due watermark, uno dei quali quello base del collettivo Pastorizia Never Dies:

Il logo presenta un’ulteriore firma che troviamo in altri post del passato del collettivo, dove si fa riferimento al gruppo Facebook chiuso Pnd 3.0.

Conclusioni

L’immagine diffusa ai danni del TG2 e dell’inviato Giammarco Sicuro risulta di fatto alterata e diffusa da un collettivo noto come Pastorizia Never Dies. Giammarco, così come il suo fixer, si trovavano nel pieno centro di Kiev e non in Italia.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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