Naufragio sul lago Maggiore, skipper indagato per omicidio e naufragio: i dubbi sulla sicurezza a bordo e gli alert sul meteo

Ci sarebbe stato un tam tam tra gli addetti ai lavori per rientrare il prima possibile poco prima del naufragio. Un avviso che il titolare dell’house boat potrebbe non aver avuto il tempo di seguire

È indagato per naufragio e omicidio colposo Carlo Carminati, titolare della “Love lake” e proprietario della barca turistica che domenica scorsa è naufragata nel lago Maggiore provocando la morte di quattro persone. Gli inquirenti dovranno ora accertare se lo skipper 53enne abbia rispettato le norme di navigazione e considerato eventuali allerta meteo che potessero mettere a rischio l’house boat e la sicurezza dei passeggeri a bordo. Come riporta Massimo Pisa su Repubblica, sull’imbarcazione “Good… uria” i posti registrati sarebbero stati 15, otto in meno rispetto ai 23 prenotati, dopo che due dei gitanti, quasi tutti appartenenti ai servizi segreti italiani e israeliani, avevano rinunciato. E quindi i salvagente a bordo erano appena 15. Alle 17.30 di domenica 28 maggio è emerso poi che sulle chat tra i gestori dei cantieri-porto si era diffuso un tam tam con un invito chiaro e a rientrare rapidamente, navigando sotto costa per attraccare al più presto. Un avvertimento che Carminati potrebbe non aver avuto il tempo di seguire, consapevole che la conformazione della sua house boat, su cui viveva, non poteva affrontare ondate forti e improvvise, come quelle che lo avrebbero fatto naufragare.


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