Impagnatiello, il Whatsapp a Giulia 4 giorni dopo l’omicidio: «Ti prego batti un colpo, ho i giornalisti sotto casa»

I messaggi dell’omicida-calcolatore agli atti dell’indagine. Due giorni prima dell’assassinio usò la carta del bambino in arrivo per spingerla a non lasciarlo

Forse non aveva premeditato l’assassinio di Giulia Tramontano, la fidanzata incinta di sette mesi, come ha stabilito il Gip nel decreto di convalida del fermo. Ma di certo Alessandro Impagnatiello ha calcolato in maniera ossessiva le mosse per tentare di coprire fino all’ultimo quanto fatto la sera di sabato 27 maggio. A testimoniarlo sono i messaggi inviati dall’uomo: quelli ad amiche e parenti di Giulia poco dopo averla finita a coltellate certo. Ma anche quelli inviati alla ragazza stessa dal suo telefonino, come a fingere apprensione per una sua presunta sparizione. Whatsapp che sono continuati ancora giorni e giorni dopo l’assassinio, si apprende ora. «Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così», scrive Impagnatiello al numero della fidanzata morta il 31 maggio, poche ore prima che il copione da lui elaborato crolli miseramente con l’arresto da parte dei Carabinieri per omicidio aggravato. «Mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego. Siamo al quarto giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico». Un ultimo, disperato tentativo di costituirsi un alibi che oggi suona drammaticamente grottesco.


Il testo del messaggio è agli atti dell’indagine insieme a diversi altri recuperati dalla cronologia Whatsapp del telefonino di Impagnatiello. Tra questi, gli inquirenti hanno ritrovato anche uno scambio di appena due giorni prima dell’omicidio, che conferma come Alessandro e Giulia fossero in piena lite, dopo che lei aveva scoperto il tradimento del barman, e probabilmente intuito il vero e proprio castello di bugie che aveva costruito sulle loro vite. La ragazza voleva mettere fine al rapporto, e lui faceva resistenza, anche puntando sulla carta del bambino in arrivo. «Ma veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati ? Ma che madre sei!!! Ma te lo chiedi?», scriveva Impagnatiello alla compagna il 25 maggio. Eppure Giulia sembrava ormai decisa sulla strada da prendere: «Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso. Non voglio altre discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare», gli scriveva, mettendo in chiaro di non essere felice e che loro storia era al capolinea.


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