Israele, tre soldati uccisi alla frontiera con l’Egitto. «È stato un poliziotto egiziano infiltratosi oltre confine»

Incidente di frontiera tra i più gravi da quando i due Paesi hanno siglato il Trattato di pace. Ma i due eserciti assicurano collaborazione nelle indagini

Tre soldati israeliani sono stati uccisi oggi, sabato 3 giugno, a ridosso del confine con l’Egitto. Ad aprire il fuoco contro due di essi nelle prime ore del mattino, e poi contro un terzo attorno alle 12, sarebbe stato un poliziotto egiziano, ha fatto sapere l’Esercito israeliano. Nel secondo scontro a fuoco l’assalitore stesso è stato ucciso dalle forze israeliane. L’assalto armato, avvenuto tra il Monte Sagi e il Monte Harif, nel deserto del Negev, è uno dei più gravi incidenti di confine tra Israele e Egitto da quando i due Paesi hanno firmato il Trattato di pace, nel 1979. Tel Aviv ha comunque assicurato che è in corso un’indagine per far pienamente luce su quanto accaduto «in piena collaborazione con l’esercito egiziano».


La dinamica del doppio agguato

A ricostruire pubblicamente quanto accaduto, dopo che le famiglie delle vittime erano state informate, è stato un portavoce militare israeliano. «Nelle prime ore del mattino due soldati dell’esercito, un uomo e una donna, sono stati uccisi da un assalitore che ha aperto il fuoco contro di loro mentre assicuravano una postazione militare al confine egiziano. Subito dopo altri soldati sono arrivati nell’area e vi hanno condotto ricerche. A mezzogiorno (ora locale), durante le ricerche, i soldati hanno identificato l’assalitore in territorio israeliano e uno scambio a fuoco si è sviluppato tra l’assalitore e i soldati. I soldati hanno sparato ed ucciso il sospetto. Durante lo scontro a fuoco, un soldato è stato ucciso e un sottufficiale è stato leggermente ferito». L’assalitore è un poliziotto egiziano, ha detto ancora il portavoce, e i soldati di Tzahal «continuano a perlustrare l’area per escludere la presenza di altri assalitori».


Cosa è andato storto

Mentre il premier Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere il suo staff, «è costantemente aggiornato sulla situazione», sono in corso le indagini dell’Esercito israeliano coordinate con quelle del Cairo per capire come i due soldati di stanza al confine possano essere stati colti di sorpresa e freddati dall’assalitore. Come ha potuto in particolare colui che è descritto come un poliziotto egiziano infiltrarsi, armato, nel territorio israeliano e agire per ore indisturbato? Il portavoce di Tzahal Daniel Hagari ha detto che i due soldati uccisi per primi – un uomo e una donna – avevano preso servizio per il loro turno di guardia venerdì sera. Dopo che i due non hanno risposto agli appelli radio dei colleghi sabato mattina, un ufficiali li ha raggiunti e li ha trovati morti. Più tardi, rintracciato l’assalitore, il secondo scontro a fuoco mortale.

Foto di copertina: Il capo del Comando del Sud di Tzahal, Eliezer Toledano, sul luogo dell’agguato al confine con l’Egitto / Israel Defense Forces

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