Naufragio in Grecia, barcone diretto in Italia si ribalta. Oltre 70 morti, rischia di diventare un nuovo caso Cutro

A bordo almeno 700 persone. In stiva c’erano donne e bambini

Un peschereccio, con a bordo almeno 700 persone, è naufragato a sud del Peloponneso (a 47 miglia nautiche a sud-ovest di Pylos). Salpato da Tobruch, in Libia, era diretto in Italia, secondo le prime informazioni raccolte dalla Guardia costiera. Il bilancio provvisorio è di almeno settanta persone morte ed è destinato a salire. Non si conosce il numero preciso delle persone a bordo. I soccorritori intervenuti nel naufragio sostengono che nelle stive ci fossero donne e bambini e che in totale a bordo c’erano tra le 500 e le 700 persone. A riportarlo è Ert, la televisione pubblica greca. Finora 14 migranti, dei 104 soccorsi, sono stati trasferiti all’ospedale di Kalamata. Il peschereccio era lungo 30 metri e, secondo quanto riferito, trasportava centinaia di persone, principalmente dall’Afghanistan e dal Pakistan. «Secondo le dichiarazioni delle persone che si trovavano a bordo, il numero dei passeggeri era di 750: temiamo che purtroppo il numero dei morti salirà di molto», ha dichiarato il governatore della regione del Peloponneso, Panagiotis Nikas, al sito di Kathimerini. Nikas ha poi spiegato che la Regione ha già avviato il «noleggio di camion appositi per la corretta gestione dei corpi» visto che l’ospedale di Kalamata non è attrezzato per fronteggiare l’emergenza. Questo naufragio greco, rischia di esser uno dei peggiori di sempre. Secondo solo a quello vissuto dalla popolazione ellenica nel 2015. E rischia di diventare una seconda Cutro nel Mar Mediterraneo. Questo perché Frontex avrebbe avvertito le autorità italiane che avrebbero poi girato l’Sos ai colleghi greci. Per ore però non è intervenuto nessuno.


Naufragio in Grecia: gli allarmi ignorati

«Da ieri pomeriggio e fino a poco dopo la mezzanotte di oggi, Alarm Phone è stata in contatto con l’imbarcazione in difficoltà che si sarebbe capovolta. Con la presente forniamo una cronologia degli eventi. I confini dell’Europa uccidono», ha riferito stamane Alarm Phone.


«Siamo profondamente commossi dai tragici eventi che si stanno svolgendo al largo delle coste della Grecia. L’operazione di ricerca e salvataggio coordinata dalle autorità greche è in corso. L’aereo di sorveglianza di Frontex ha rilevato l’imbarcazione martedì 13 giugno alle 09:47 e ha immediatamente informato le autorità competenti. Siamo pronti a supportare le autorità greche nell’operazione Sar in corso», ha dichiarato su Twitter l’agenzia Ue di controllo delle frontiere Frontex. Secondo il giornale ellenico Kathimerini, la posizione sarebbe stata comunicata dalle autorità italiane alle autorità greche ma per diverse ore non si è mosso alcun supporto di aiuto. Le ricerche dei dispersi sono ancora in corso.

Il cordoglio dell’Europa

«Profondamente rattristato dal tragico naufragio al largo della costa di Pylos nel sud della Grecia, con tante giovani vite perse. Un promemoria straziante che dobbiamo porre fine al business senza scrupoli dei trafficanti. I leader dell’Ue affronteranno la questione al vertice di giugno», ha twittato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Profondamente addolorata per la notizia del naufragio al largo delle coste greche e per i tanti morti segnalati», ha comunicato in una nota la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Si è detta «molto preoccupata per il numero di persone scomparse». «Dobbiamo continuare a lavorare insieme, con gli Stati membri e i Paesi terzi, per prevenire queste tragedie», ha affermato.

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