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Abusi sessuali e di potere, espulso dai gesuiti padre Rupnik

15 Giugno 2023 - 13:23 Massimo Ferraro
Il mosaicista e teologo sloveno ha 30 giorni per fare ricorso contro la decisione della Compagnia di Gesù

Il sacerdote, teologo e mosaicista Marko Ivan Rupnik è stato espulso dalla Compagnia di Gesù, la congregazione dei gesuiti da cui proviene anche Papa Francesco, in seguito alle denunce di numerose suore di aver subito da lui abusi sessuali, di coscienza e di potere in un arco di 30 anni. «Informiamo con cuore addolorato che il giorno 9 giugno 2023 il padre Generale – padre Arturo Sosa – ha dimesso dalla Compagnia di Gesù padre Marko Ivan Rupnik. Questo è stato fatto in conformità al diritto canonico, a causa del suo rifiuto ostinato di osservare il voto di obbedienza». Rupnik è un noto mosaicista, le cui opere decorano il Vaticano e numerose chiese e santuari in tutto il mondo. Nel 2020, il teologo sloveno aveva riconosciuto di aver abusato sessualmente di una donna e di averla poi «assolta» in confessionale. Un episodio che costò a Rupnik il divieto di confessare e di accompagnare esercizi spirituali. Lo scorso febbraio contro il 68enne sloveno erano emerse nuove accuse, di «violenza psicologica, abuso di coscienza, abuso nell’ambito sessuale e affettivo, abuso spirituale». Sarebbero almeno quindici le persone ad accusare il gesuita, tredici donne e due uomini, per episodi compresi in un arco temporale trentennale, dagli anni Ottanta al 2018. Denunce ritenute credibili dal responsabile delle case dei gesuiti a Roma, padre Johan Verschueren.

Nella comunicazione della Compagnia di Gesù si accenna anche alla possibilità di ricorso: «Ha 30 giorni di tempo per far ricorso. In questo periodo dobbiamo limitarci a questa comunicazione ufficiale per permettere alle procedure di avere il loro decorso. Se e soltanto quando la dimissione dalla Compagnia di p. Marko Rupnik diventasse definitiva, sarà possibile approfondire i temi. Non prima», conclude il delegato Dir Johan Verschueren. Per evitare l’espulsione, l’ordine avrebbe più volte proposto a Rupnik un a soluzioine alternativa, senza mai ricevere risposta. «Abbiamo imposto a padre Marko Rupnik di cambiare di comunità e di accettare una nuova missione in cui gli abbiamo offerto un’ultima possibilità come gesuita di fare i conti con il proprio passato e di dare un segnale chiaro alle numerose persone lese che testimoniavano contro di lui, per poter entrare in un percorso di verità», spiega la nota, «di fronte al reiterato rifiuto di Marko Rupnik di obbedire a questo mandato, ci è rimasta purtroppo una sola soluzione: la dimissione dalla Compagnia di Gesù». Papa Francesco gli affidò la predicazione degli esercizi spirituali di Quaresima alla Curia nel marzo 2020 e lo ricevette nel gennaio del 2022. Nel 2021 invece, gli vennero stati affidati i lavori di restauro della cappella del Pontificio Seminario Romano maggiore. Anche in seguito alle dichiarazioni del cardinale Mueller, che aveva criticato il Pontefice per aver in qualche modo difeso i suoi amici coinvolti in accuse di abusi, papa Francesco aveva spiegato: «Le rivelazioni su Rupnik sono una grande sorpresa e una ferita, ma non sono mai intervenuto».

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