L’uomo morto per un morso di un ragno violino a Sabaudia: «È asintomatico e indolore, ecco cosa fare»

Era un commerciante greco di 58 anni. Ha avvertito un prurito ma i soccorsi sono arrivati troppo tardi

Un commerciante greco di 58 anni è stato trovato senza vita all’interno della sua camera in un hotel situato sul lungomare di Sabaudia, in provincia di Latina. L’uomo, che soggiornava con altri 5 colleghi per un viaggio di lavoro, è deceduto nella notte tra lunedì e martedì. Le cause sono probabilmente collegate a uno shock anafilattico provocato dal morso di un ragno violino. L’imprenditore, infatti, aveva passato la giornata con i suoi colleghi in un’azienda agricola. Dove avrebbe lamentato loro un fastidio, un prurito e un malessere generale collegato al morso di un ragno: inutili soccorsi del 118. Sul caso indagano i carabinieri. A proposito del ragno violino, l’etologo Andrea Lunerti ha spiegato al Corriere della Sera Roma: «Gli aracnidi cui appartengono tutte le specie di ragni sono sempre velenosi. Dal più piccolo al più grande: il problema principale è l’ipersensibilità che ognuno di noi può avere dopo il veleno ricevuto. La maggior parte dei ragni con il morso provocano rossori, gonfiori e pruriti, anche dolore a volte, questo dipende dal veleno che può essere più o meno tossico. Il punto è che la persona che ha ricevuto il morso solitamente non sa di avere una particolare allergia e lo scopre solo quando riceve il morso». Secondo l’esperto bisogna «controllare subito la reazione. E se è grave andare in ospedale. Soprattutto, stare attenti a bambini e anziani, che sono i più fragili. Per i primi bisogna monitorare se sono ipersensibili alle punture di vespe o a determinati cibi perché questo potrebbe evidenziare un’allergia. Mentre per gli anziani c’è il fattore del cumulo di patologie che può essere fatale. Ma deve essere chiaro che non tutti i ragni hanno un veleno mortale».


I sintomi del morso

Lo scorso anno, ricorda ancora il quotidiano, si sono verificati diversi casi di morsi da ragno violino. Senza decessi. «Il morso inizialmente è asintomatico e indolore – spiegano dall’ospedale Niguarda – ma nelle ore successive compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii. Che, nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi. Oltre all’iniezione del veleno, il ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi che complicano il decorso della lesione e nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica»


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