Il “Diavolo veste Prada” diventa realtà, Vogue cerca un assistente per Anna Wintour: cosa serve per candidarsi

Lo stipendio? Dai 60mila agli 80mila dollari. E sui social scoppia il dibattito se siano davvero sufficienti

«Tutti vogliono questa vita, tutti vorrebbero essere noi»: così sospirava Maryl Streep nel celeberrimo Diavolo veste Prada, nei panni della direttrice di una delle più conosciute riviste di moda al mondo. Adesso, qualcuno potrà davvero ottenere un posto nel tempio del glamour, o almeno provarci: la direttrice di Vogue, Anna Wintour, è infatti alla ricerca di un’assistente. Un ruolo davvero identico a quello ricoperto dal personaggio di Anne Hathaway nel famoso film. Nell’annuncio pubblicato da Condé Nast, e presto diventato virale, non è richiesto di saper distinguere tra lapislazzuli e ceruleo (almeno non esplicitamente), ma viene specificato che il prescelto (o la prescelta) avrà il compito di gestire il calendario dell’icona di 73 anni, inclusi incontri, chiamate ed eventi.


I requisiti e lo stipendio

Dovrà inoltre possedere ottime capacità di scrittura e organizzazione del tempo, ed una «impeccabile attenzione ai dettagli». «Questa è un’enorme opportunità per un professionista ambizioso, esperto di affari, appassionato di cultura, moda, media digitali e contenuti», si legge nell’annuncio, secondo quanto riporta Fortune. Il lavoro sarà in presenza, nei quartieri generali di Condé Nast del World Trade Center. E lo stipendio? Dai 60mila agli 80mila dollari. Tanti, ma secondo molti non abbastanza. Il Diavolo veste Prada è stato infatti tratto da un omonimo libro, scritto da Lauren Weisberger, che ha ricoperto il ruolo in questione per 10 mesi. E il quadro che emerge della posizione non è certo dei più allettanti. L’impressione negativa è stata successivamente rafforzata dalla testimonianza di Laura Schechter, una delle prime assistenti di Wintour, che ha raccontato di aver perso quasi quattro chili in due settimane di lavoro estenuante. Un’altra assistente, Meredith Asplundh, ha affermato che le era stato proibito di lasciare la sua scrivania, anche se aveva bisogno di usare il bagno, a meno che non fosse presente un’altra assistente. Proprio come nel film.


Leggi anche: