Trafficavano cuccioli di cane dalla Romania, in quattro a processo – Il video

Gli animali venivano venduti per un prezzo medio di 600 euro. Viaggiavano verso il Veneto in condizioni precarie, spesso prima dei tre mesi previsti

Un traffico di cuccioli di razza Bouledogue francese, provenienti dalla Romania, che fruttava una media di 600 euro a cagnolino e, partendo dal Veneto, si era esteso in tutta Italia. Ad interrompere l’affare sono stati i carabinieri del Nucleo Cites di Venezia con la collaborazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Verona, e in particolare del pm Stefano Aresu, che hanno smantellato un fiorente traffico di cuccioli di razza, radicatosi in provincia di Verona ma con diramazioni su tutta la Penisola. L’operazione “Ghost kennel” ha scoperto come il gruppo eludesse le norme sul commercio di animali di affezione e quelle internazionali sul trasporto di animiali. Gli indagati e rinviati a giudizio sono quattro persone con cittadinanza rumena e italiana che falsificavano tutti i documenti di trasporto inclusi i Passaporti Pet, rielaborati da un veterinario compiacente operante in Romania, anche lui rinviato a giudizio. Il sanitario certificava falsamente di aver microchippato i cuccioli, come attestava il falso su vaccinazioni e altre prestazioni in modo che il passaporto potesse essere riutilizzato anche se il cucciolo moriva durante il trasporto non in sicurezza. I falsi servivano, tra l’altro, ad evitare di aspettare i tre mesi previsti prima di essere separati dalla madre.


Le indagini

L’indagine svelata oggi è partita nel 2020, in seguito alla denuncia presso i carabinieri di Venezia da parte di una signora che lamentava di aver acquistato un cane proposto come Bouledogue che però non corrispondeva alla specie dichiarata. I carabinieri hanno così rintracciato una rete che, con nomi di fantasia, vendeva cuccioli in tutta Italia con un prezzo medio di 600 euro a cucciolo – la cifra andava dai 500 € agli 800 € a seconda del colore del mantello. In circa un anno di operatività, solo presso le asl veterinarie delle 7 province del Veneto sono risultati iscritti in anagrafe canina e quindi censiti oltre cinquanta cuccioli di bouledogue francese illegalmente entrati in Italia, ma numerosi altri risultavano iscritti in varie province d’Italia, fino in Umbria, Lazio e Sicilia. L’inchiesta si è ora conclusa con il rinvio a giudizio di un cittadino rumeno fornitore dei cuccioli e dei documenti falsi, oltre che organizzatore dell’attività di trasporto, e insieme a lui, del veterinario rumeno e di due veronesi.


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