Sommergibile disperso, la Guardia Costiera Usa: «Rilevati dei rumori dal sito di ricerca». Mobilitato anche il Pentagono

«Le squadre continueranno a cercare finché ci sarà una possibilità di sopravvivenza per i cinque passeggeri», ha detto il comandante John Mauger

Un aereo militare canadese P3 coinvolto nelle ricerche del sommergibile Titan, disperso da tre giorni dopo la sua immersione verso il relitto del Titanic, ha riscontrato dei rumori nel sito di ricerca, al largo di Terranova nell’Oceano Pacifico. La notizia, riportata da Cnn, è stata confermata dalla Guarda Costiera degli Stati Uniti. I primi risultati, però, avrebbero dato risultati negativi: «Non conosciamo la fonte di quei colpi, ma le squadre continueranno a cercare finché ci sarà una possibilità di sopravvivenza per riportare sulla terraferma i cinque passeggeri a bordo», ha detto il comandante John Mauger. Intanto, continua la corsa contro il tempo per localizzare il sottomarino: l’aria respirabile a bordo del sommergibile potrebbe esaurirsi poco dopo le 5 di domani ora di New York, le 11 in Italia. Anche il Pentagono, fa sapere la Difesa Usa, è sceso in campo nelle ricerche del sottomarino. L’aviazione ha infatti fatto alzare in volo tre C-130, mentre la Marina ha fornito esperti ed altre risorse perché «ha alcune capacità in acque profonde che la guardia costiera non necessariamente ha», si legge nel comunicato della Casa Bianca che fa sapere inoltre come anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta «osservando da vicino gli eventi».


Nel 2018 l’allarme dei leader del settore

I leader del settore – scrive il New York Times – erano così preoccupati per quello che chiamavano l’approccio «sperimentale» di OceanGate, la società il cui scafo è scomparso durante l’immersione, che nel 2018 scrissero una lettera avvertendo di possibili problemi «catastrofici» con lo sviluppo del sottomarino e la sua prevista missione negli abissi dell’oceano. La lettera, ottenuta dal quotidiano americano, fu inviata al patron di OceanGate, Stockton Rush (anche lui tra i cinque passeggeri scomparsi), dalla commissione veicoli sottomarini a guida umana della Marine Technology Society, un gruppo commerciale di 60 anni che mira a promuovere la tecnologia oceanica ed educare il pubblico in materia. Nella missiva si segnalavano «significative preoccupazioni».


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