Il segnale di Papa Francesco sul caso Emanuela Orlandi all’Angelus. La reazione del fratello Pietro – Il video

«È un bel passo in avanti» dice ancora incredulo Pietro Orlandi durante il sit-in in piazza san Pietro a 40 anni dalla scomparsa di sua sorella

Un po’ ci aveva sperato Pietro Orlandi che arrivassero da Papa Francesco parole di speranza per la vicenda di sua sorella Emanuele, a 40 anni dalla scomparsa della 15enne cittadina vaticana. Mentre era in corso il sit-in organizzato da Orlandi con striscioni e maglie dedicate a sua sorella, Bergoglio ha dedicato un breve passaggio dell’Angelus al caso di Emanuela: «In questi giorni ricorre il quarantesimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. Desidero approfittare di questa circostanza per esprimere ancora una volta la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma, e assicurare la mia preghiera. Estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che sentono il dolore di una persona cara scomparsa». Le frasi del Papa sono state per Pietro Orlandi «un bel segnale positivo, non me lo aspettavo, credo che questo sia un bel passo in avanti».


Rotto il lungo silenzio dei Papi

Quello di Bergoglio è un gesto simbolicamente importante, dopo il lungo silenzio che aveva caratterizzato il pontificato di Benedetto XVI a proposito del caso Orlandi. L’ultima volta che un Papa aveva espressamente parlato della vicenda durante l’Angelus era stato Giovanni Paolo II il 3 luglio 1983, quando a poco meno di un mese dalla scomparsa della ragazza disse: «Desidero esprimere la viva partecipazione con cui sono vicino alla famiglia Orlandi, la quale è nell’afflizione per la figlia Emanuela di 15 anni, che da mercoledì 22 giugno non ha fatto ritorno a casa. Condivido le ansie e l’angosciosa trepidazione dei genitori, non perdendo la speranza nel senso di umanità di chi abbia responsabilità in questo caso. Elevo al Signore la mia preghiera perché Emanuela possa presto ritornare incolume ad abbracciare i suoi cari, che l’attendono con strazio indicibile. Per tale finalità invito anche voi a pregare». Il 17 luglio poi il Papa tornò a parlarne: «Ancora una volta vi invito ad unirvi con me nella preghiera per Emanuela Orlandi, circa la cui sorte il passare dei giorni non ha recato, purtroppo, alcuna schiarita. Con intima partecipazione mi faccio eco della trepidazione dei genitori: non si prolunghi ulteriormente lo sconvolgente dolore di una famiglia, che null’altro chiede se non di poterla riabbracciare. Con voi supplico Dio perché la pace e la gioia possano ritornare in una casa sulla quale da troppi giorni ormai grava una tragedia tanto dolorosa». Pietro Orlandi riconosce che quello fatto dal Papa è un momento storico: «Il tabù su Emanuela Orlandi è caduto finalmente. Il Papa l’ha ricordata, il fatto di pregare è un segnale di speranza per arrivare alla verità».


Video di Alessandro D’Amato

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