Orsini a Cartabianca, un caso le frasi identiche alla propaganda tv russa: «L’Ucraina è già stata sconfitta, ora la guerra è con la Nato» – Il video

Le parole pronunciate dal docente su Rai3 coincidono quasi del tutto con quelle usate a marzo della giornalista filo-Putin Margarita Simonyan

Coincidenza d’analisi o consapevole riproposizione della propaganda russa? Il ritorno in tv di Alessandro Orsini, martedì sera nell’ultima puntata della stagione di Cartabianca, non è passato inosservato. Per le tesi controcorrente del prof della Luiss sullo scontro di potere tra Vladimir Putin e Yevgeny Prigozhin, certo. Ma anche per la lettura smaccatamente filo-russa della guerra in Ucraina pubblicizzata ancora una volta dal docente e commentatore del Fatto Quotidiano. L’insurrezione della milizia Wagner non ha fatto, secondo Orsini, che «dimostrare come la presenza della Nato in Ucraina costituisce una minaccia esistenziale per la Russia, perché contiene in nuce la possibilità della sua disgregazione». Perché tale accento così forte sulla Nato? Semplice, ha spiegato poco dopo Orsini: nella sua lettura di quanto accaduto dopo il 24 febbraio 2022 «la guerra tra Russia e Ucraina è finita dopo tre settimane, ed è stata vinta dalla Russia. Poi è iniziata un’altra guerra, tra la Russia e la Nato». Un passaggio che non è passato inosservato a diversi utenti Twitter, che hanno fatto notare l’inquietante somiglianza tra la teoria qui propagandata da Orsini e l’interpretazione dei ruoli in campo diffusa da una delle più autorevoli e scatenate «narratrici» della propaganda nazionalista russa: la direttrice del canale RT (già Russia Today) Margarita Simonyan.


In un’apparizione ad un talk show su RT, lo scorso 12 marzo, Simonyan pronunciò parole quasi identiche a quelle usate martedì da Orsini. «Qualcuno chiama quello che sta accadendo un’operazione militare speciale, altri una guerra. Personalmente non vedo grandi differenze. Capiamo piuttosto con chi siamo in guerra. Non siamo in guerra con l’Ucraina: l’Ucraina è stata sconfitta nei primi due o tre giorni, quando abbiamo catturato Hostomel (l’aeroporto di Kiev, ndr), quando abbiamo completamente disarmato l’Ucraina distruggendo le sue principali forze militari. Poi è iniziata la guerra con la Nato, e non solo. Ora quindi – era la conclusione di Simonyan – c’è una guerra con la Nato sul territorio dell’Ucraina». Stesso quadro analitico, quello di Orsini, o consapevole riproposizione degli argomenti della propaganda filo-Putin, nel suo momento di massima debolezza dall’inizio del conflitto?


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