Cascio, il bimbo di «Nuovo Cinema Paradiso», torna dopo anni di malattia al cinema con un corto – Il video

L’attore, oggi 43enne, ha annunciato il suo ritorno sul grande schermo dopo una lunga assenza per una grave malattia agli occhi

Totò Cascio, il bimbo attore del celebre film premio Oscar «Nuovo Cinema Paradiso» di Giuseppe Tornatore (1988), torna a recitare, sia pure in un corto sulle morti bianche che si chiamerà «La Fune» e verrà girato in Campania dal 10 al 15 luglio. Lo ha annunciato lo stesso Cascio partecipando come ospite d’onore al Siloe Film Festival all’interno dell’omonimo monastero toscano.


Cascio, che dopo il successo con Tornatore e qualche altro ingaggio in film di cassetta dell’epoca (come «Innamorato pazzo» con Adriano Celentano e Ornella Muti) è stato a lungo assente dal mondo del cinema per una grave malattia agli occhi, aveva raccontato il suo calvario in un libro – La gloria e la prova. Il mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0 (Baldini Castoldi)- con la prefazione di Tornatore e la postfazione di Andrea Bocelli, da cui era stato tratto un corto – «A occhi aperti» – prodotto dalla Rai e oggi visibile su Rai Play.


L’attore ha scherzato con il pubblico del Siloe Film Festival dopo che gli era stato chiesto perché un corto sulle morti bianche: «Avevo assolutamente voglia di tornare, quindi ho accettato subito», spiegando poi seriamente come è uscito dall’incubo della perdita graduale della vista dopo essersi ammalato di «retinite pigmentosa con edema maculare». Cascio ha raccontato come sia stato fondamentale anche l’incontro con Andrea Bocelli, favorito dalla moglie del cantante incontrata quasi per caso in questi anni. E ha svelato che del suo stesso male soffriva anche Pino Daniele, che però non ha mai voluto dare pubblicità alla cosa.

Nell’incontro a Siloe Cascio ha raccontato anche come fu scelto da Tornatore per «Nuovo Cinema Paradiso» e una scenata che gli fece all’epoca il regista umiliandolo in piazza davanti ai suoi paesani quando scoprì che il bimbo (aveva 8 anni e mezzo) si era montato un po’ troppo la testa. Qualche ricordo anche dell’incontro con Celentano e soprattutto con Claudia Mori che gestì il bambino nel secondo film.

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