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Caso Visibilia: oltre a Daniela Santanchè, indagati anche la sorella e il compagno Dimitri Kuntz

06 Luglio 2023 - 18:23 Redazione
daniela santanchè senato
daniela santanchè senato
Lei continua a ribadire di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. Ma da due dei principali giornali italiani emergono le date di iscrizione al registro degli indagati (e non solo quello)

Tutto in famiglia. O quasi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera il reato di falso in bilancio di una società è una ipotesi di reato di cui rispondono, se dimostrato, coloro che la amministravano nel periodo incriminato. Per questo – riferisce la testata – oltre all’attuale ministro del Turismo Daniela Santanchè, sin dall’ottobre 2022 sono state indagate altre cinque persone che vi hanno avuto ruoli apice in Visibilia Editore nel periodo sotto esame 2016-2020: la sorella di Santanchè, Fiorella Garnero, il compagno della senatrice FdI, Dimitri Kuntz, gli ex consiglieri di amministrazione Massimo Cipriani e Davide Mantegazza, e l’ex sindaco Massimo Gabelli. Il ministro per il Turismo Daniela Santanchè anche oggi ha tenuto a ribadire che non ha ricevuto finora alcun avviso di garanzia. Lo ha detto, incalzata dai giornalisti, a margine del convegno dell’Anci “Missione Italia 2021-2016”.

Il mistero degli avvisi di garanzia

Repubblica ha perfino la data di iscrizione al registro degli indagati: il ministro risulta sotto indagine per bancarotta e falso in bilancio dallo scorso 5 ottobre. E spiega anche perché a Santanché non risulta alcun avviso. L’iscrizione in procura, nell’inchiesta seguita dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dei pm Roberto Fontana (ora al Csm) e Maria Gravina, è rimasta secretata per i primi tre mesi. Si può fare se “sussistono specifiche esigenze d’indagine”. Come però avevamo già noi di Open specificato a partire dal 6 gennaio sarebbe stato possibile, facendo richiesta al Palazzo di giustizia di Milano, conoscere la situazione su eventuali procedimenti penali. La richiesta del ministro risale allo scorso dicembre. Non solo: il ministro e gli altri indagati non hanno presentato nomina formale di un difensore (eccetto Dimitri Kuntz D’Asburgo). Per questo quando c’è stata la richiesta di proroga dell’indagine a marzo da parte del gip non si è potuto ancora notificare l’atto alle persone direttamente coinvolte.

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