Gran Sasso, muore un alpinista romano precipitato in un’arrampicata: salvo il compagno di cordata

Salvo il secondo alpinista di cordata, che ha allertato il 118

Tragedia lungo la Via Mirka sul Corno Piccolo, sul Gran Sasso: nel pomeriggio di oggi, 8 luglio, un alpinista romano è morto durante l’arrampicata ai Prati di Tivo (Teramo). Non era solo: è stato infatti un secondo alpinista di cordata ad allertare il 118. Il primo alpinista sarebbe morto perché al quarto tiro, per ragioni ignote, è volato giù lungo la parete. Sarebbe poi finito incastrato in una nicchia della parete sottostante: in un primo momento il compagno di cordata pensava che stesse bene, anche perché per un po’ aveva continuato a rispondere. Dopo la richiesta d’aiuto, è scattato il protocollo dei soccorsi in montagna: è stato attivato il Soccorso alpino e speleologico, che è partito con l’elisoccorso. Sul posto, c’erano forti raffiche di vento: per recuperare l’alpinista illeso è stato fatto scendere dall’elicottero alla parete un tecnico del Soccorso, mentre gli altri soccorritori hanno recuperato la salma dell’alpinista deceduto, che secondo quanto riporta il Messaggero è stata poi portata a Pietracamela, versante teramano del Gran Sasso. Il luogo dell’incidente è un tratto difficile e molto pericoloso, per esperti della montagna.


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