Caso Delmastro, l’avvocato Coppi contro l’ipotesi di Nordio di abolire l’imputazione coatta: «È un’idea antisistema»

In un’intervista al Fatto quotidiano, lo storico legale di Berlusconi spiega perché se un giudice ritiene che vi sia un’ipotesi di reato, non può accettare la richiesta di archiviazione del pm

Ha difeso Silvio Berlusconi in diversi processi e, anche per questo, è diventato uno dei penalisti più famosi d’Italia. Franco Coppi, in un’intervista al Fatto Quotidiano, interviene sul caso Delmastro, per cui il gip ha deciso di predisporre l’imputazione coatta, nonostante la richiesta di archiviazione presentata dal pm. L’inchiesta è quella relativa all’accusa di rivelazione di segreto sulla vicenda di Alfredo Cospito. Secondo fonti di via Arenula, che ovviamente fanno trasparire la posizione del ministro della Giustizia Carlo Nordio, «l’imputazione coatta nei confronti dell’onorevole Delmastro – che è anche sottosegretario alla Giustizia del governo Meloni -, come nei confronti di qualsiasi altro indagato, dimostra l’irrazionalità del nostro sistema». L’avvocato Coppi contrasta l’idea del Guardasigilli. E spiega: «Nel nostro sistema costituzionale vige l’obbligatorietà dell’azione penale. Perciò è previsto che il pm sottoponga il suo operato al controllo del giudice. Se il giudice ritiene che vi sia un’ipotesi di reato, come fa a far finta di niente? Vorrebbe dire che si limita a ratificare ciò che chiede il pm, e non è questa la sua funzione. Così come accetta una richiesta di archiviazione, può anche rifiutarla. Se vogliono cambiare questa norma cambiassero tutto il sistema, altrimenti è una contraddizione». Anche relativamente all’indagine sulla ministra Daniela Santanchè, che ha portato il governo ad accusare parte della magistratura di fare opposizione politica, Coppi afferma: «Mi pare che si sappia da mesi che Santanché sia indagata. Io per natura non sono un dietrologo, queste tesi non mi hanno mai molto convinto. Poi, che un’iniziativa giudiziaria possa essere strumentalizzata dall’esterno, questo è certo».


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