Giorgio Parisi e la paura della guerra nucleare: «Sempre più vicina: serve un accordo al di là dell’Ucraina» – Il video

Per il fisico, occorre stringere «un accordo che vada al di là di Kiev, dando a Mosca la garanzia di zone demilitarizzate in Europa»

Ospite dell’hotel del campione di sci Gustav Thöni – la stessa struttura dell’Alto Adige dove, nel 1920, soggiornò anche Max Planck -, il premio Nobel Giorgio Parisi ha rilasciato un’intervista all’Ansa sulla aggressione russa in Ucraina. Il fisico ha confessato di avere profondo timore per la degenerazione del conflitto: «La cosa che mi fa più paura è la guerra nucleare, a cui sfortunatamente ci stiamo avvicinando sempre di più. Anche se vi fosse una bassa probabilità è comunque troppo: stiamo andando in una direzione sbagliata». Parisi, parlando davanti alla telecamera, ha proposto anche un’ipotesi di risoluzione delle ostilità: «La crisi di Cuba è stata risolta con un accordo che andava al di là di Cuba. L’unico modo per risolvere la crisi ucraina è con un accordo che vada al di là dell’Ucraina, per esempio dare alla Russia garanzia di zone demilitarizzate in Europa. Se si cerca di fare un accordo discutendo solo in Ucraina è difficile uscirne, mentre se si allarga il campo, come fatto con la crisi di Cuba, si possono risolvere le cose».


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