Cina, accoltellamento in un asilo: sei morti a Lianjiang, anche bambini

La polizia sta indagando sull’accaduto, e avrebbe già arrestato un sospettato: un uomo di 25 anni

Nella mattina di oggi, 10 luglio, è stato attaccato un asilo a Lianjiang, nella provincia meridionale cinese del Guangdong. Il bilancio sarebbe già di sei vittime: un insegnante, due genitori e tre studenti. Al momento, però, le autorità non hanno fornito dettagli sull’identità e l’età delle vittime, né sull’arma utilizzata nell’attacco. Una settima persona sarebbe stata ferita. La polizia sta indagando sull’accaduto, e avrebbe già arrestato un sospettato. Si tratterebbe di un uomo di circa 25 anni, di cognome Wu. La Cina vieta severamente ai cittadini di possedere armi da fuoco e negli ultimi anni c’è stata un’ondata di accoltellamenti. Proprio questo sarebbe stato il caso di oggi: alcuni residenti locali avrebbero infatti riferito di aver visto un uomo arrivare sul posto munito di coltello, con il quale ha aggredito un bambino e due adulti all’ingresso prima di entrare. Si sarebbe dunque trattato di un’aggressione intenzionale. Attacchi mortali rivolti specificamente contro le scuole si sono verificati a livello nazionale, spingendo le autorità a rafforzare la sicurezza intorno agli istituti. Quanto successo questa mattina ha presto acceso il dibattito nel Paese. Sulla piattaforma di social media Weibo, diversi utenti hanno invocato la pena di morte: «È oltraggioso fare questo a bambini che non hanno alcun potere. Quante famiglie saranno distrutte da questo?». Altre persone hanno però messo in dubbio il livello di sicurezza nelle scuole, soprattutto in seguito agli attacchi analoghi verificati in precedenza: «Perché questi casi continuano ancora ad emergere?», hanno chiesto.


Foto copertina: Bbc


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