Bari, arresto in flagranza per il primario di oncologia: mazzette per saltare le liste di attesa

Le accuse sono di concussione e peculato: entro 48 ore il giudice dovrà decidere se convalidare o meno l’arresto

La polizia giudiziaria l’avrebbe sorpreso con i soldi in mano, ricevuti per una prestazione che in realtà doveva essere totalmente a carico del sistema sanitario nazionale. La persona arrestata in flagranza è il direttore dell’Oncologia medica dell’Irccs di Bari, Vito Lorusso, 69 anni. Le accuse mosse a suo carico sono quelle di concussione e peculato. La mazzetta rinvenuta sarebbe servita a garantire una corsia preferenziale a un paziente che ha necessità di cure oncologiche. Le indagini sono state coordinate dalla pm Chiara Giordano: da tempo gli inquirenti monitoravano le attività del medico, in seguito a segnalazioni molto precise ricevute da alcuni pazienti. L’ipotesi di concussione fa riferimento alle presunte richieste di denaro fatte da Lorusso ai suoi pazienti, quella di peculato riguarda invece il mancato versamento del corrispettivo delle visite nelle casse dell’ospedale pubblico dove il medico è assunto. La stampa locale scrive che la mazzetta ricevuta da Lorusso serviva a «far passare avanti» un paziente rispetto al normale scorrimento della lista d’attesa. Adesso, la procura dovrà valutare gli elementi che hanno portato al blitz della polizia giudiziaria ed, eventualmente, chiedere la custodia cautelare: entro 48 ore, il giudice deve decidere se convalidare o meno l’arresto.


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