Angelika Hutter e «l’incapacità di contenere l’ira», quella manovra pericolosa prima di travolgere la famiglia a Santo Stefano di Cadore – Il video

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna era stata vista lanciare una bottiglia d’acqua in aria per poi mettersi alla guida. Poi ha fatto un’inversione a U, sfiorando un altro incidente

Per il procuratore capo di Bellino, Paolo Luca, la 31enne Angelika Hutter è apparsa come una persona «che non ha capacità di contenimento dell’ira». Una valutazione arrivata sulla base dei diversi elementi raccolti dagli inquirenti che indagato sul tragico incidente stradale a Santo Stefano di Cadore, in cui sono morti un bimbo di due anni con suo padre e sua nonna, in vacanza dalla provincia di Venezia con il resto della famiglia. Nel dispositivo di convalida del fermo della 31enne tedesca sono stati inseriti un paio di filmati ottenuti dalle telecamere di sicurezza. L’ultimo emerso nelle ultime ore, di cui gli inquirenti avevano anticipato il contenuto, mostra Hutter alla guida della sua Audi nera che decide all’improvviso di cambiare direzione. A velocità sostenuta, la donna fa un’inversione a U, rischiando di essere tamponata da un’altra auto che arrivava da dietro. Poco prima testimoni avevano raccontato di averla vista lanciare in aria una bottiglia d’acqua, come presa da un’impeto di rabbia, per poi mettersi alla guida dell’auto. Dopo quella pericolosa inversione a U, la donna è stata vista viaggiare in via Udine ad almeno 70 km/h, laddove il limite è a 50. Poco dopo ha travolto la famiglia veneziana, senza accennare a una sterzata per provare a evitarli, né una frenata.


Leggi anche: