Era partita male, malissimo, la finale di Wimbledon per Carlos Alcaraz. Lo spagnolo numero 1 al mondo nel ranking Atp, tradito forse dall’emozione, aveva steccato il primo set, travolto 1-6 dal campione in carica (quadruplo) Novak Djokovic. Eppure sull’arco lungo della gara il 20enne ha trovato la forza di ritrovare i suoi colpi migliori, in un match che ha regalato un’altalena di emozioni agli amanti del tennis. Dopo un secondo set combattutissimo, strappato al serbo solo al tie break, Alcaraz restituisce il «favore» a Djokovic, imponendosi anche nel terzo con un sonoro 6-1. Il quarto set è una battaglia, ma a piazzare l’allungo decisivo è ancora il serbo campione in carica che chiude in sicurezza sul 6-3. Verdetto del match rimandato quindi al quinto e ultimo set. E qui Alcaraz torna a tirare fuori gli artigli: vince un break decisivo e si porta sul 4-2, resiste al ritorno di Djokovic e s’impone alla fine per 6-4 dopo un match che entrerà nella storia del tennis, da quasi 5 ore di gioco. E Alcaraz da oggi è davvero il re del tennis mondiale: rafforza la sua leadership nel ranking Atp. Wimbledon 2023 resterà iscritto come il «passaggio di consegne» tra due generazioni di tennisti?
pic.twitter.com/sPGLXr2k99— Wimbledon (@Wimbledon) July 16, 2023
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