Pino Insegno: «Io, odiato solo perché approvo Giorgia Meloni»

L’attore racconta il suo nuovo show in Rai. Senza una parola per Ainett Stephens

L’attore Pino Insegno parla oggi in un’intervista a Libero del suo ritorno in Rai con due show. Ma nel colloquio con Daniele Priori non ci sono accenni alla polemica con la showgirl Ainett Stephens. La “gatta nera” de Il Mercante in Fiera non sarà infatti nella nuova edizione. E ha accusato proprio Insegno di averla fatta fuori non per l’età ma in quanto di colore. Insegno ha negato di aver detto che il problema di Stephens era quello dell’età. L’attore dice di essere «odiato perché approvo Giorgia Meloni». E aggiunge: «Mi è stato detto che un attore non deve schierarsi. E perché? Vedo ogni giorno tanti illustri colleghi parlare e dire la loro dal palco del primo maggio in giù…». Fa sapere di aver condotto l’anno scorso Voice Anatomy senza alcuna polemica.


I social

«Non so nuotare in questo mare di m… però poi ho capito che devo sguazzarci per restare a galla», conclude ridendo. Per l’attore «i social lasciano il tempo che trovano. Io faccio sempre una battuta: Gesù aveva solo dodici follower e uno ha abbandonato il gruppo. Guardate un po’ che ha fatto! (sorride). Quindi dico: ben vengano le piattaforme sulle quali scegli i film che vuoi, mal vengano i social sui quali c’è chi, dietro falso nome, si nasconde per spargere odio e falsità». Insegno sostiene di essere diventato divisivo «per una scelta politica che poi è anche maggioritaria nel Paese. Ma io anche se su 10mila persone solo 200 la pensassero diversamente, starei ad ascoltare le ragioni e le critiche di quei 200. Tutto diventa un problema quando ti accorgi che l’attacco è gratuito e legato solo all’appartenenza a una squadra. Così tutto diventa banale e intellettualmente stupido, prevenuto, una costruzione fatta solo per attaccare».


La Lazio e gli arabi

Insegno dice: «Io non sono Gabriele D’Annunzio, poeta vate che con la sua cultura è diventato espressione di un movimento politico. Sono Pino Insegno, amico della gente, faccio il mio lavoro da artista e, senza urlarlo ai quattro venti, cerco di fare anche qualcosa di importante in ambito sociale. Ma questo non interessa a nessuno perché davvero pochi scrivono di chi sta male veramente…». Parla anche della Lazio e dell’ex Miroslav Klose, che ha pronosticato un cammino migliore in Europa per i biancocelesti: «Spero che il Dio del pallone lo ascolti. Anche se io per ora mi auguro di vedere nel nostro girone Real Madrid, PSG e Liverpool. Così almeno quelle belle partite le vedo. Non credo si possa ambire di arrivare oltre i quarti di finale». Ma visto che gli arabi stanno comprando i campioni delle squadre europee, ha una proposta: «Se gli arabi sono interessati a fare televisione in italiano, io sono qui. Pronto ad accettare anche le coccole saudite!».

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