No! Paolo Sottocorona non ha detto il caldo di questi giorni è normale

La sua era una critica alla stampa allarmista

I negazionisti del cambiamento climatico credono di aver trovato un alleato che sostenga la loro battaglia. Si tratta – paradossalmente – del meteorologo Paolo Sottocorona, che secondo qualcuno avrebbe «sbeffeggiato il giornalista lecchino», facendogli notare che le temperature che si registrano in questi giorni in Italia sarebbero normali. Le cose, però, non stanno così, dato che come spesso accade il video è stato privato di numerosi elementi di contesto in modo che le parole del meteorologo venissero travisate, tanto che qualcuno lo ha definito il suo «idolo». Chissà se l’utente cambierà opinione dopo aver letto le dichiarazioni di Sottocorona.

Per chi ha fretta:

  • Una frase del meteorologo Paolo Sottocorona viene decontestualizzata facendo credere che ritenga il caldo di luglio 2023 un fenomeno normale.
  • In realtà la sua era una critica all’informazione allarmista.
  • Il meteorologo ha affermato chiaramente che la frequenza di eventi come questo aumenta a causa del riscaldamento globale.

Analisi

Di seguito vediamo uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:

«Ah ah ah. Il mite Paolo Sottocorona sbeffeggia il giornalista lecchino». Ma non manca chi dichiara: «Paolo Sottocorona il mio nuovo idolo». Oppure: «NEL TEMPO DELL’INGANNO UNIVERSALE DIRE LA VERITÀ È UN ATTO RIVOLUZIONARIO. Paolo Sottocorona, metereologo. Ogni tanto appare un bambino, che ci ricorda che il re è nudo. Tramite Giubbe Rosse».

Nel video – così tagliato anche dalla redazione di La7 – si sente Sottocorona rispondere a Francesco Magnani, il conduttore della trasmissione di La7 L’aria che Tira. «Anche la stampa internazionale parla di un caldo infernale in Italia», afferma Magnani. Al che il meteorologo risponde caustico: «Questo dipende dal fatto che all’estero leggono i giornali italiani, sennò non direbbero sciocchezze di questo genere». Apriti cielo. La clip così tagliata sembra suggerire che quello che si legge sulle pagine dei giornali nostrani ed esteri, circa l’ondata di calore che in questa metà di luglio 2023 investe l’Italia. Tuttavia, è sufficiente andare un po’ oltre, guardando la clip intera, per rendersi conto che le parole del meteorologo sono state travisate.

Nel resto delle previsioni meteo, infatti, Sottocorona chiarisce cosa intendeva. «Mercoledì il caldo sale un po’» – aggiunge il meteorologo – «almeno fino a mercoledì o giovedì». Fino a poi toccare il fulcro della questione, molto critico nei confronti dei giornali, pur chiarendo che si tratta di una sua teoria: «Io non penso [che il caldo aumenterà, ndr] ai livelli che vengono minacciati. Non sono notizie, sono minacce», aggiunge critico. Ma ciò non vuol dire che la calura non sia tanta. «Rimane molto caldo. L’indice di disagio – neanche ve lo faccio vedere – ha valori ovviamente elevati» specifica il meteorologo.

Sottocorona ha chiarito ulteriormente la propria posizione in un’intervista rilasciata a Repubblica, che la sua critica si riferisce ai giornali, che lui ritiene eccessivamente allarmistici, ma mai ha voluto negare l’influenza del cambiamento climatico. Rispondendo a Elena Dusi, che gli chiede se ritiene che il caldo di questi giorni sia normale, il meteorologo dichiara: «Non penso che sia normale. Penso che l’auto su cui ci troviamo stia sbandando e occorra intervenire al più presto. Ma non sopporto le esagerazioni. In Italia abbiamo registrato ieri 40 gradi, e solo in alcune zone. Chi inventa nomi come Caronte e preannuncia che arriveremo a 47 gradi, sapendo che non è vero, solo per avere più clic al proprio sito, andrebbe denunciato per procurato allarme».

Sugli stessi 47 gradi, dichiara: «Può darsi che in qualche località italiana si tocchi un picco per breve tempo. Ma non in modo diffuso, non c’è alcun dato a sostenere una previsione del genere. Almeno non ancora». Ad ogni modo, le previsioni sono per definizione incerte e contengono sempre un margine d’errore. Gli stessi due millimetri – «poca roba» – che Sottocorona prevedeva sulle Alpi orientali nella giornata di 18 luglio, si sono rivelati essere 24 tempeste tanto forti da sradicare alberi e scoperchiare i tetti.

Conclusioni

Una frase del meteorologo Paolo Sottocorona viene decontestualizzata facendo credere che ritenga il caldo di luglio 2023 un fenomeno normale. In realtà la sua era una critica all’informazione allarmista. Il meteorologo ha affermato chiaramente che la frequenza di eventi come questo aumenta a causa del riscaldamento globale.

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