La Bce alza ancora i tassi d’interesse: «Inflazione troppo alta, continueremo così per tutto il tempo necessario» – Il video

Il tasso sui depositi nell’Eurozona sale a quota 3,75%, quello per i rifinanziamenti al 4,25%. Lagarde non si sbottona sulle scelte dell’autunno: «Decideremo sulla base dei dati»

La Banca centrale europea ha deciso un nuovo rialzo dei tassi d’interessi di 25 punti base: è il nono nell’ultimo anno. Il tasso sui depositi nell’Eurozona sale così a quota 3,75%, quello per i rifinanziamenti al 4,25%, quello sui prestiti marginali al 4,5%. Si tratta dei livelli più alti per i tassi in area euro da maggio 2001 La decisione della Bce era ampiamente prevista sulla base del suo programma di lotta all’inflazione, nonostante le perplessità dei politici dei Paesi più colpiti dalla stretta monetaria – compresa l’Italia – ma anche di molti economisti rispetto all’impatto di un anno di continui rialzi, accusati di frenare l’economia almeno quanto promettono di tenere a bada i prezzi. «L’inflazione continua a calare, ma ci aspettiamo che resti troppo alta per troppo tempo. Dall’ultimo meeting gli sviluppi indicando che l’inflazione calerà nella seconda parte dell’anno, ma resterà al di sopra dell’obiettivo per un lungo periodo di tempo», si legge per nel comunicato ufficiale della Bce, nel quale si ribadisce come «le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi siano a livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario in modo da raggiungere il target di inflazione al 2%» e che il board di Francoforte «continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato dei tassi e la durata della restrizione monetaria».


Lagarde: «Nuovi rialzi o pausa, decideremo sulla base dei dati»

Più che sull’esito del meeting di oggi del board, le attese degli analisti si concentravano sulle previsioni, più o meno esplicite, d’intervento sui tassi per la seconda metà dell’anno. Ma nella comunicazione della Bce non c’è traccia di guidance su ciò che l’istituto di Francoforte intende fare a partire da settembre. Non per caso, ha spiegato in conferenza stampa Christine Lagarde: «Le nostre decisioni vengono e continueranno ad essere prese sulla base dei dati», ha scandito più volte di fronte ai cronisti. «Ciò che posso assicurare è che di certo non ci saranno tagli (ai tassi, ndr). Ma ci potrebbero essere nuovi rialzi, oppure una pausa: dipenderà dai dati», ha ribadito la governatrice francese, insistendo al contempo che la decisione odierna, come quelle degli ultimi mesi, è stata presa con la «determinazione unanime» dei componenti del Consiglio dei governatori di procedere con successivi aumenti dello 0,25% con l’obiettivo di riportare l’inflazione al livello-target del 2%. Le insistite domande dei giornalisti sulle future decisioni della Bce hanno quasi fatto perdere la pazienza a Lagarde, che ha sbottato contro il malcapitato cronista della Reuters: «Non ripeto cose sulla base di quel che mi viene suggerito. Decido io di dire ciò che voglio dire. Spero di essere stata chiara». sulla rotta prevista per la politica monetaria per il prossimo autunno.


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