Usa, la premier Meloni incontra Henry Kissinger: «Una delle menti più lucide»

I due hanno avuto «un lungo incontro» a Villa Firenze, la residenza dell’ambasciatrice d’Italia: «Un privilegio e un onore dialogare con lui», ha detto la presidente del Consiglio

«Una delle mente più lucide, punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia». Con queste parole, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni descrive l’ex segretario di Stato Usa e decano della diplomazia statunitense, Henry Kissinger. I due hanno avuto «un lungo incontro» a Villa Firenze, la residenza dell’ambasciatrice d’Italia, – fa sapere palazzo Chigi in una nota – in occasione della visita di Meloni a Washington. «Ringrazio Kissinger per il prezioso tempo che mi ha dedicato, è stato un privilegio e un onore dialogare con lui sui temi della contemporaneità», ha detto Meloni, che concluderà la sua missione con il ricevimento in suo onore sempre a Villa Firenze. Un’occasione per incontrare la comunità italiana dopo la cena che si è concessa con la delegazione al Cafè Milano, lo storico ristorante di Georgetown. Il colloquio Kissinger-Meloni è avvenuto dopo il bilaterale di ieri nello Studio Ovale con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante il quale la premier italiana – oltre ad aver ribadito il legame «indissolubile» tra Italia e States e discusso del Piano Mattei per l’Africa, della Tunisia, del quadrante del Mediterraneo e del sostegno a Kiev – ha fatto sapere che il suo prossimo viaggio la porterà in Cina. «Intendo andarci – ha detto la presidente del Consiglio -. Sono stata inviata più volte, sarà una delle prossime missioni ma non è stata ancora calenderarizzata perché mi devo anche occupare di politica interna». Chi è reduce da un viaggio a Pechino, nonché da un incontro con il presidente Xi Jinping, è proprio Kissinger, che ha 100 anni ed è stato l’architetto dello storico riavvicinamento tra Cina e Usa negli anni ’70. L’incontro tra Xi e Kissinger è avvenuto il 20 luglio scorso alla Diaoyutai State Guesthouse, un complesso diplomatico nella parte occidentale di Pechino dove lo statista era già stato ricevuto, durante la sua prima visita in Cina nel 1971: è stato, infatti, il primo funzionario statunitense a visitare la Cina comunista.


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