Roma, ancora tuffi nella Fontana di Trevi. L’assessore: «È ora di limitare l’accesso» – Il video

Alessandro Onorato propone di «studiare le soluzioni più adeguate» insieme a Prefettura, Soprintendenze

Ennesimo sfregio alla Fontana di Trevi a Roma. Protagonista della vicenda un uomo di 48 anni che si è arrampicato sul monumento per poi lanciarsi in acqua. Un tuffo avvenuto sotto gli occhi di centinaia di persone, che hanno ripreso la scena con il cellulare. In sottofondo, però, non si sentono richiami o persone che mettono in guardia l’uomo dal potenziale pericolo di farsi male, bensì risate. E anzi, a tuffo avvenuto, si leva un’ovazione. E mentre l’uomo veniva applaudito, sono intervenuti gli agenti della pattuglia del sesto gruppo Torri, che lo hanno sanzionato: dovrà pagare 450 euro, oltre a essere colpito da Daspo. Non è la prima volta che accade: sono anni che turisti, ma anche romani stessi, si arrampicano sul monumento per poi tuffarsi di sotto. «Pura barbarie, come è molto preoccupante l’applauso complice dei presenti», ha osservato l’assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato.


E l’assessore lancia una provocazione: «È giunta l’ora di stabilire una limitazione all’accesso alla Fontana di Trevi, uno dei monumenti simbolo di Roma. Lo spettacolo indecente dell’altra notte con l’ennesimo turista che si prende gioco del patrimonio storico culturale della nostra città e delle nostre regole, non è più tollerabile.  È giunta l’ora di stabilire una limitazione all’accesso alla fontana». Per questo motivo l’assessore propone di «studiare le soluzioni più adeguate» insieme a Prefettura, Soprintendenze e ministeri competenti per fermare il fenomeno: «I turisti non possono fare impunemente quello che vogliono, serve rispetto e dobbiamo preservare davvero i luoghi più preziosi al mondo. Ci aspettiamo un concreto aiuto dal ministero della Cultura e dal ministero dell’Interno. Non è questo il turismo che meritiamo e di cui abbiamo bisogno».


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