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Palermo, perde il Reddito di cittadinanza e minaccia di dar fuoco all’ufficio del sindaco con la benzina: il gesto disperato di un 60enne

31 Luglio 2023 - 14:49 Redazione
Il commento del primo cittadino: «Aveva rifiutato diverse proposte di lavoro. I Comuni? Da soli non ce la fanno»

Un uomo di 60 anni ha fatto irruzione nella stanza di Giosuè Maniaci, sindaco di Terrasini (Palermo), l’ha cosparsa di benzina e ha minacciato di dar fuoco a tutto, dopo aver scoperto che avrebbe perso il reddito di cittadinanza. In quel momento è intervenuto il segretario generale Cristofaro Ricupati che ha cercato di dialogare con il 60enne, così come il presidente del consiglio comunale Marcello Maniaci che alla fine è riuscito a fermarlo. Sul posto sono arrivati i carabinieri e il personale medico del 118 che hanno portato l’uomo all’ospedale di Partinico per alcuni accertamenti di prassi. In questi giorni moltissimi percettori del sussidio si sono recati negli uffici dell’Inps dopo che lo scorso 28 luglio hanno ricevuto un sms che li informava della sospensione della misura da agosto.

Il commento del sindaco: «Aveva rifiutato diverse proposte di lavoro»

«Stanno passando dei messaggi distorti in questi giorni. I percettori che si sono visti togliere il reddito di cittadinanza vengono sollecitati a rivolgersi ai Comuni. È chiaro che i Comuni da soli, se non c’è uno strumento legislativo, se non c’è il governo, se non c’è un intervento della Regione, non possono essere in grado di aiutare tutte queste famiglie che hanno goduto del beneficio», ha commentato successivamente il primo cittadino. «Come sindaci ogni giorno ci battiamo con l’obiettivo di creare economia ed è quello che stiamo facendo dalla mattina alla sera. Ma è evidente che non possiamo soddisfare la singola richiesta di un soggetto», ha aggiunto. Per quanto riguarda il 60enne, Maniaci riferisce che si tratta di una persona alla quale nel tempo sono state offerte diverse proposte di lavoro, sempre rifiutate perché «impossibilitato per una serie di presunti problemi fisici».

Foto di copertina da archivio

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