Aggressione in carcere per l’assassino di Carol Maltesi: ferito alla testa e trasferito in un altro istituto

In seguito all’episodio, il 44enne è stato trasferito nella casa circondariale Torre del Gallo (Pavia) in una sezione di alta sicurezza

Davide Fontana, il 44enne condannato in primo grado a trent’anni di reclusione per l’omicidio di Carol Maltesi, è stato aggredito in carcere e trasferito d’urgenza in un altro penitenziario. L’episodio, ricostruisce il Corriere, è avvenuto mentre l’uomo stava dormendo. Fontana è stato ferito la scorsa notte dal suo compagno di cella con una penna e ha riportato alcune ferite alla testa. Il 44enne è stato quindi trasferito d’urgenza dal carcere di Busto Arsizio al penitenziario di Pavia. Stando alle prime informazioni, sarebbe stato lo stesso Fontana a gridare aiuto e richiedere l’intervento delle guardie carcerarie. L’ex bancario ha riportato solo qualche ecchimosi ma l’episodio ha convinto il giudice a trasferire Fontana nella casa circondariale Torre del Gallo, a Pavia, in una sezione di alta sicurezza. L’istituto dispone infatti del reparto «protetti», dove scontano la pena gli autori dei reati più gravi.


La condanna in primo grado

Lo scorso 12 giugno, l’uomo è stato condannato in primo grado dal tribunale di Busto Arsizio (Varese) a 30 anni di carcere per aver ucciso la 26enne Carol Maltesi e aver fatto a pezzi il suo cadavere. I due, che erano vicini di casa, avevano avuto una breve relazione e durante la pandemia avevano condiviso alcuni video hard sulla piattaforma Onlyfans. Per Fontana la procura aveva chiesto l’ergastolo – e due anni di isolamento diurno -, ma i giudici hanno escluso le aggravanti della premeditazione e dei motivi abbietti. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i familiari della vittima: «È una vergogna – aveva commentato la zia Anna il giorno della sentenza -. Con tutto quello che succede, lui tra dieci anni sarà fuori e potrà rifarsi una vita. Mia nipote a 26 anni non torna più».


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