Hacker russi attaccano i siti di sei banche italiane. L’Agenzia per la cybersicurezza: «Mantenere alto il livello di attenzione»

Sui loro canali Telegram hanno esultato per i loro attacchi contro le «russofobiche autorità italiane»

Nuova offensiva di hacker informatici filorussi ai danni dell’Italia. Stavolta a diventare irraggiungibili per pochi minuti, sono stati i siti di alcune banche italiane: Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Fineco, Intesa e Fideuram. Poca roba rispetto al furto di dati con la richiesta di riscatto. Ma sui loro canali, gli hacker filorussi Noname057(16) – gli stessi che ieri hanno preso di mira aziende di trasporto pubblico locale e a metà maggio hanno, invece, mandato il tilt il sito per il rilascio della carta d’identità elettronica del Ministero dell’Interno – hanno esultato per i loro attacchi contro le «russofobiche autorità italiane». Sul Telegram il gruppo ha, inoltre rivendicato gli attacchi, criticando il recente incontro tra Giorgia Meloni e il presidente Usa Joe Biden, dove la premier italiana ha confermato il sostegno all’Ucraina.


Si tratta di attacchi di Ddos (Distributed denial of service): in sintesi, il sito web non riesce a gestire l’enorme quantità di richieste e smette, dunque, di funzionare correttamente. I tecnici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale – come avviene sempre in questi casi – hanno subito preso contatto con i “bersagli” per informarli della nuova offensiva. Poi l’avvertimento: «Massima attenzione alle minacce all’operatività dei siti istituzionali – ministeri, autorità, agenzie, organi costituzionali – e delle organizzazioni che gestiscono servizi essenziali per la collettività, anche in relazione ai recenti avvenimenti che hanno prodotto una breve indisponibilità di alcuni di loro», la nota dell’Agenzia. Non risulta comunque che gli attacchi – di carattere dimostrativo – abbiano intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati.


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