Migranti, Open Arms salva 264 persone e avvisa: «Il mare è pieno di imbarcazioni in difficoltà» – Il video

Troppe persone a bordo, la ong spagnola costretta alla sosta a Lampedusa per un mini-sbarco prima di riprendere il viaggio verso il porto assegnato di Napoli

Open Arms lancia l’allarme: nel Mediterraneo ci sono molte imbarcazioni con a bordo persone migranti che necessitano di immediato soccorso. Solo la ong spagnola – che mentre si stava dirigendo al porto di Civitavecchia, ha ricevuto l’indicazione dalle autorità italiane di intervenire – ha 264 persone a bordo dopo aver effettuato 7 soccorsi. «Non ci sono altre navi umanitarie in mare, né motovedette della Guardia Costiera. Una situazione complessa che dimostra che in mare serve l’aiuto di tutti», scrive Open Arms in un tweet in cui ha diffuso le immagini delle barche in mare cariche di migranti. E fa sapere che è stata chiamata dalla Guardia costiera a effettuare ben dieci operazioni di intervento. Dovrà poi fermarsi a Lampedusa, per far scendere 65 persone, poiché attualmente a bordo ci sono troppi migranti edè superata la capienza massima. L’imbarcazione riprenderà poi il suo viaggio verso il porto assegnato di Napoli per eseguire lo sbarco.


La situazione

La situazione è complessa da ormai diverse settimane, con il centro di ricerca e soccorso della Guardia costiera di Roma che si trova costretta a chiedere alle Ong di effettuare quei soccorsi multipli che il decreto Cutro vieta obbligando le navi umanitarie a raggiungere il porto di sbarco assegnato dal Viminale dopo il primo salvataggio. «È evidente che la Guardia costiera da sola non riesce a raggiungere le migliaia di persone che sono in questo momento in mare, in una situazione di grave pericolo, avendo problemi di risorse e anche di rifornimento», allertano dalla Ong. E per questo chiedono che il ministero degli Interni torni ad assegnare porti vicini «in modo che sia possibile raggiungere in fretta la zona Sar e scongiurare possibili tragedie».


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