La rivendicazione dell'influencer sulla sperimentazione avviata dal ministero dei Trasporti per migliorare la sicurezza stradale
Dietro la sperimentazione dei taxi gratis all’uscita dalle discoteche per chi – sottoponendosi all’alcoltest – superi i limiti imposti dalla legge per mettersi alla guida, ci sarebbe un’idea di Nikita Pelizon, influencer ed ex concorrente del Grande Fratello Vip. A dichiararlo è lei stessa con alcuni post sui suoi profili social. «È ufficiale, è stata approvata la mia idea riguardo la sicurezza stradale, discussa durante il tavolo governativo», ha scritto su Twitter ringraziando l’Associazione Italiana Content Digital Creators (Aicdc). Con una storia su Instagram si è detta grata anche nei confronti dei suoi follower che le avrebbero inviato diverse idee per migliorare la sicurezza stradale in Italia. Sarebbero diversi i temi di discussione su cui è stata coinvolta Pelizon, come anche alcuni relativi alla comunicazione. «Questa decisione è stata la più rapida per l’estate 2023, ma secondo me vanno definiti meglio alcuni dettagli. Adesso ci lavoreremo con l’Associazione Influencer, faremo cose nuove e vedremo come andrà, sperando di ridurre gli incidenti per questa estate», ha detto l’ex Grande Fratello.
La sperimentazione in questione è attiva da agosto a metà settembre, su iniziativa del ministero dei Trasporti e d’intesa con le associazioni di settore, per far fronte al grande problema della sicurezza stradale. Il ministero ha messo a disposizione un fondo per pagare taxi o navette ai frequentatori di discoteche e locali che non siano nelle condizioni di tornare a casa in sicurezza dopo una serata. Attualmente riguarda sei locali – Mascara All Music, Mantova; Il Muretto, Jesolo Lido (Venezia); Praja, Gallipoli (Lecce); Baia Imperiale, Gabicce Mare (Pesaro – Urbino); Naki Discoteca, Pavia; La Capannina, Castiglione della Pescaia (Grosseto) – e poi verrà fatta una valutazione a fine sperimentazione per capire se può essere adottata come norma.
Circola una clip dove Massimo Mazzucco sostiene che sarebbero stati individuati dei lotti di vaccino Pfizer “che uccidono più di altri”. Il noto personaggio, particolarmente seguito dagli amanti delle teorie del complotto, omette di spiegare il funzionamento del sistema di segnalazioni passive americano denominato Vaers. Tale sistema, similmente ad altri nel mondo come l’europea EudraVigilance, raccoglie qualsiasi segnalazione dopo la vaccinazione, senza verificare niente. Come vedremo l’autore si appoggia su una fonte No vax, che fa leva su una comune mala interpretazione della statistica.
Per chi ha fretta:
Mazzucco sostiene di aver trovato una «curva anomala» nel numero di segnalazioni di eventi avversi, morti e paralisi permanenti in alcuni lotti del vaccino Pfizer.
La fonte è il sito How Bad Is My Batch del No vax Craig Paardekoopers.
Paardekoopers riporta dati del Vaers, il quale non verifica le segnalazioni ricevute.
La fonte non tiene conto della grandezza dei lotti, del luogo in cui sono stati distribuiti e in che fascia di tempo.
Paardekoopers e colleghi non hanno spiegato come avrebbero realizzato le loro statistiche, mentre gli esperti intervistati in merito non hanno trovato alcuna anomalia nei dati in oggetto.
Analisi
Ecco un esempio di post Facebook dove viene condiviso il video, il quale riporta la grafica del canale del complottista Ugo Fuoco:
Mazzucco fa riferimento in particolare al lotto di vaccino Pfizer EJ6796, che nel sito del Vaers sarebbe stato collegato a un numero di decessi più alto della media. Inoltre, fa anche una sua ricerca, scoprendo che il lotto EM0477 risulta collegato alla segnalazione di 73 decessi, spiccando rispetto agli altri, dove risultano numeri più bassi.
Mazzucco segnala allora il sito How Bad Is My Batch, che ha classificato i lotti in base a lotto e numero di decessi in ordine decrescente. Nota quindi – osservando i dati relativi alle dosi distribuite fuori dagli Stati Unti -, che a un certo punto il numero di segnalazioni di eventi avversi, decessi e disabilità permanenti sale visibilmente rispetto ai lotti indicati. Mazzucco, che trova risultati simili anche per i lotti di Moderna, parla di una «curva anomala».
La grande maggioranza delle morti segnalate dopo il vaccino – continua Mazzucco – sono causate da un 5% soltanto dei lotti usati (cinque percento circa), in altre parole, sembra che ci siano dei lotti particolari di vaccino che hanno causato mortalità e danni permanenti in misura statisticamente molto più alta della media di tutti gli altri loti.
La fonte utilizzata
Dobbiamo fare molta attenzione a un particolare. Il sito How Bad Is My Batch a cui fa riferimento Mazzucco è opera del noto No vax Craig Paardekoopers. L’autore britannico, pur riportando in fondo alla pagina delle fonti “ufficiali”, come il sito del Vaers, ne distorce totalmente il senso, riportando affermazioni fuorvianti, come quella riportata anche da Mazzucco:
Il 5% dei lotti sembra aver prodotto il 90% delle reazioni avverse.
Come spiegato in una inchiesta di Mark Hay per il Daily Beast, il sito dell’autore britannico, realizzato nel 2022, è un punto di riferimento dei gruppi No vax. Effettivamente si tratta di un misto tra dati interpretati secondo il peggior cherry picking, condito da affermazioni complottiste dello stesso Paardekoopers, il quale è convinto che i codici dei lotti siano stati realizzati in modo da indicare quelli più pericolosi.
Nello specifico, Paardekooper sostiene che la maggior parte o tutti i decessi e le lesioni segnalati al VAERS sono chiaramente reali – continua Mark Hay -, sono stati sicuramente causati dai vaccini e sono solo una frazione del vero conteggio delle vittime del vaccino. Quindi, non tutte le dosi di vaccino sarebbero uguali; alcuni «sono» ovviamente più tossici di altri, afferma falsamente. Ci sarebbe un legame chiaro e diretto tra le sequenze alfanumeriche dei codici di lotto e il loro livello di tossicità, cerca inoltre di argomentare attraverso una serie di tabelle e grafici, il che significa che questa variazione non sarebbe il risultato di errori casuali di controllo della qualità – ma uno schema intenzionale. Come afferma sul sito, «i lotti sono stati etichettati [sic] con codici batch allo scopo di distinguere un livello tossico da un altro».
L’Incredibile Hulk e la statistica
Mazzucco e la sua fonte sostengono di parlare di statistica, ponendo le mani avanti, sostenendo di non voler saltare a conclusioni affrettate. Ma non spiegano quale sarebbe l’anomalia statistica nello scoprire, tra i dati che notoriamente riportano qualsiasi segnalazione senza verificarla; che possano essere stati distribuiti alcuni lotti in zone dove il numero di soggetti resi suggestionabili erano in gran numero, magari a seguito di una propaganda volta a screditare la vaccinazione. Del resto basta leggere quale sarebbe lo scopo di tali lotti secondo Paardekooper (il grassetto è nostro):
In particolare, il 15 gennaio, Paardekooper ha pubblicato un video su un canale di social media collegato al suo sito spiegando, «con un senso di una certa urgenza» – continua Hay -, che dopo un recente giro di numeri, si è reso conto che «i vaccini distribuiti a gli stati rossi [in America sono] più tossici dei vaccini distribuiti agli stati blu». Questo, suggerisce falsamente, può solo significare che l’America sta tentando di paralizzare e/o uccidere le sue popolazioni conservatrici.
Paardekooper si allaccia anche alla tesi di complotto del giornalista finanziario Robert Kogon, il quale basandosi su una altrettanto errata interpretazione dei dati riguardanti i lotti di vaccino a mRNA distribuiti in Danimarca, aveva sostenuto che tutte le dosi prodotte da Pfizer e destinate all’Unione Europea fossero dei placebo. Ne avevamo parlato qui.
Come avevamo spiegato in una recente analisi, riguardante la presunta ammissione da parte di Pfizer di aver causato tremila morti col suo vaccino (affermazione rivelatasi falsa), le segnalazioni spontanee pubblicate da enti come il Vaers americano o la EudraVigilance europea non hanno un immediato valore scientifico, perché non sono verificate. Basta andare a vedere nel dettaglio cosa viene riportato (praticamente qualsiasi cosa accada dopo il vaccino).
Nel report incriminato era possibile trovare per esempio 33 gravidanze (Sic!). Ma se guardiamo alle segnalazioni riguardanti tutti i vaccini (non solo quelli Covid), esistono casi storici davvero emplematici, come quello di James Laidler, che riuscì a riportare al Vaers di essere diventato l’Incredibile Hulk a seguito di una vaccinazione.
Conclusioni
Secondo l’epidemiologa esperta in bio-statistica Susan Ellenberg, tutta questa interpretazione dipende da fondamentali fraintendimenti e false dichiarazioni riguardo ai dati presi dal Vaers. Un portavoce dell’Fda ha inoltre spiegato al Daily Beast, che «i conteggi di eventi gravi segnalati per lotto [e la loro analisi fino ad oggi, Nda] non mostrano una concentrazione insolita di segnalazioni con un singolo lotto o un piccolo gruppo di lotti». Del resto Paardekooper e i suoi collaboratori non hanno ancora spiegato come avrebbero fatto i loro calcoli statistici. Perché quei lotti sarebbero anomali? Sentirlo a pelle perché si vedono numeri “grossi” in mezzo a tanti “piccoli” non è statistica. Del resto mancano riferimenti importanti, come la dimensione di ogni lotto, in quali zone sono stati distribuiti e in che periodo di tempo.
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