La battaglia tra Massimo Segre e Cristina Seymandi diventa legale: incaricati gli avvocati

Il nuovo capitolo della vicenda che ora rischia di coinvolgere anche le aziende dei due ex fidanzati

Dillo alla mamma, dillo all’avvocato. Anzi dillo solo all’avvocato. Perché dopo il video che svela il tradimento davanti alla Torino bene, i retroscena, le parole di lei arriva il momento dei legali tra Cristina Seymandi e Massimo Segre. Ne parla oggi la Stampa di Torino. «Se mi cita la diffido». «Guai a voi se fate il mio nome sul giornale». «Sarete mica così matti da mettere in piazza voci senza fondamento?». Lui, Massimo, sta valutando come tutelarsi. Lei, Cristina, ha incaricato l’avvocato Claudio Strata: «tuteleremo la mia assistita, la figlia e la madre in tutte le sedi opportune». Non solo, la battaglia potrebbe spostarsi anche sul luogo di lavoro. Seymandi è amministratore delegato della Savio, ma è anche in Directa Service (società controllata da Directa Sim che svolge attività di marketing e It) e alla Fondazione Ricerca Molinette. E a proposito di “prese di distanza” e precisazioni già venerdì, Directa Sim, società quotata su Euronext Growth Milan, ha voluto sottolineare «di non essere sottoposta a indagine. Directa prende atto che, da documenti notificati alla società nell’ambito di un procedimento giudiziario ancora nella fase di indagini preliminari risulta indagato, presso la Procura di Torino, il presidente (Segre, appunto), presumibilmente in relazione al ruolo apicale ricoperto». Sulla societá indaga il pm Mario Bendoni perché, secondo l’accusa, avrebbe agito da banca senza averne i requisiti creando un giro d’affari di 800 milioni. Non un bel clima, spiega il quotidiano torinese, dato che hanno presentato le dimissioni Elena Motta, che è stata direttore generale fino a febbraio, Giancarlo Marino, il co amministratore delegato.


Leggi anche: