Patrizio Roversi, il “Turista per caso” e le vacanze: «Si può andare in ferie senza spendere tanto. Ecco i posti meno cari»

Il conduttore: «Agli addetti ai lavori dico: state attenti perché in questo modo perdete una bella fetta di clienti»

Patrizio Roversi ha condotto sulla Rai Turisti per caso ed è bolognese d’adozione. Ha fatto anche Slow Tour su Rete 4 e in un’intervista al Quotidiano Nazionale oggi racconta le vacanze di quest’anno e il problema dei rincari: «Non voglio fare il moralista, ma agli operatori turistici dico che certi prezzi vanno bene per i turisti stranieri, specialmente americani o giapponesi, molto meno per gli italiani, che rischiano di esser tagliati fuori. Agli addetti ai lavori dico: state attenti perché in questo modo perdete una bella fetta di clienti. Chi tiene i prezzi calmierati o li aumenta di poco, come ad esempio sulla costa romagnola, gli italiani invece li tiene offrendo ancora quella accoglienza familiare che è uno dei tratti distintivi dell’esperienza turistica nel Bel Paese».


L’esperto

Secondo Roversi «se andiamo per grandi numeri i turisti non sono più clienti ma passanti, gente che tanto non ritornerà e così la tentazione degli operatori più disinvolti è quella di spennarli. Con danno grave all’intero sistema. In Italia il turismo deve rimanere fondamentalmente artigianale: è emozioni e relazioni. Ad esempio le trattorie, le pensioni, i bar, i ristoranti. Certi hotel. I mercati. E i tanti stabilimenti balneari, uno diverso dall’altro, che ci sono lungo le nostre coste e che non devono finire in mano alle multinazionali del turismo. Ogni bagno è un mondo. Sono biodiversità turistica, paghino il giusto di canone allo Stato, ma vanno tutelati. Questa Italia va preservata perché è quella che ci caratterizza». Ma c’è un modo per andare in vacanza senza spendere una follia: «È l’Italia delle terre alte, l’Italia dell’Appennino, che dalla Liguria alla Calabria offre grandi opportunità. In Emilia-Romagna ci sono borghi deliziosi sull’Appennino, zone naturalisticamente bellissime e che permettono di scoprire una gastronomia vera. E lo stesso vale per la Toscana, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Calabria».


Colline e montagne

Il conduttore spiega ad Alessandro Farruggia che «colline e montagne che ti offrono sollievo dal gran caldo e buon vivere. Che sono una Italia vera, accessibile, una Italia delle tradizioni, a un prezzo giusto. Noi abbiamo la percezione di una Italia completamente antropizzata, piena di case e capannoni dappertutto. Ma non è mica vero, e sull’Appennino te ne rendi conto. Nel nostro sito ‘Italia slow tour’ raccontiamo oltre cinquecento itinerari – a piedi, in macchina, in treno, in bicicletta, a cavallo, in moto – che stanno nell’Italia di provincia e che ti offrono esperienza diversissime. Perché tutti hanno il diritto alla loro vacanza, e si può fare anche senza spendere follie».

E il mare?

Mentre se il turista vuole andare al mare «vada dove lo porta il cuore. Il problema del mare è che in Italia a luglio e agosto è tutto affollato, bisogna esserne consci. Certo puoi prenotare per tempo in una struttura con buon rapporto qualità-prezzo, ma il consiglio che mi sento di dare, a chi può, è andare al mare a giugno o a settembre. E a chi non può l’invito è a essere consapevoli e a scegliere con attenzione».

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