I The Killers invitano un fan russo sul palco in Georgia e gridano: «Siamo tutti fratelli». Il pubblico li fischia – Il video

La Georgia è stata invasa dalla Russia nel 2008 e Mosca occupa ancora alcune parti del territorio del Paese caucasico

Voleva lanciare un messaggio di pace il frontman della band The Killers, ma è stato contestato quando ieri in concerto Georgia ha chiamato sul palco un fan russo facendogli suonare la batteria e invitando le persone nel pubblico a sentirsi tutti «fratelli e sorelle». La folla di Batumi, sulle sponde del Mar Nero al confine con la Turchia, però non ha apprezzato. Sono partiti fischi e buu e in molti hanno lasciato gli spalti mentre il gruppo alternative rock si apprestava a suonare la hit For Reasons Unknown. La Georgia è stata invasa dalla Russia nel 2008 e Mosca occupa ancora alcune parti del territorio del Paese caucasico. A parlare al pubblico è stato Brandon Flowers, voce della band. «Non sappiamo quale sia la norma in questo Paese. Ma questo ragazzo è russo», ha annunciato al microfono. «Cosa ne pensate di un russo che sale sul palco?». Tra molte contestazioni, qualcuno urlava il proprio apprezzamento.


Le scuse

Il gruppo si è poi scusato: «Brava gente della Georgia, non avevamo intenzione di offendere nessuno. Abbiamo una lunga tradizione di inviti a suonare la batteria sul palco, e inizialmente la risposta era stata positiva. Ci rendiamo conto che le nostre parole -fratelli e sorelle – possano essere state mal interpretate», si legge in un messaggio diffuso a mezzo social. Durante lo show, Flowers aveva calcato la mano dopo la canzone: «Non riuscite a riconoscere se qualcuno è un vostro fratello? Lui non lo è? Sono i confini nazionali a separarci? Io non sono vostro fratello anche se vengo dagli Usa?». Il frontman infine ha invitato i presenti a celebrare il fatto di «essere qui assieme».


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