Carlo Calenda fa gli auguri al “progettino” di Renzi: «La sua idea era un’altra fin dall’inizio»

Il leader di Azione: l’alleanza con Italia Viva era un tentativo da fare

«Tanti auguri per il progettino del Centro, qualunque cosa sia, e per la candidatura di Renzi». Carlo Calenda parla così in un’intervista al Corriere della Sera della candidatura dell’ex alleato. Per il segretario di Azione, il leader di Italia Viva «manifesta un’ambizione diversa da quella del Terzo polo. Che era la costituzione di una unione delle forze riformiste, popolari e liberali. L’idea di Renzi evidentemente era un’altra dall’inizio». Eppure l’unione con Italia Viva «era un tentativo da fare. Speravo di rivedere il Renzi del primo periodo del suo governo», sostiene il leader di Azione. Che non ritiene ci sia un rischio irrilevanza per il Terzo Polo Dimezzato: «Sono convinto del contrario. Gli italiani capiscono sempre di più che non devono farsi prendere in giro da chi propone soluzioni semplici a problemi complessi e poi non riesce a realizzare nulla di quanto promesso».


Nel colloquio con Adriana Logroscino poi Calenda definisce il Superbonus «la più grande spesa regressiva e ingiusta mai fatta». Mentre sulla sanità «è urgente intervenire. Servono due miliardi. Altri 8 miliardi servono per personale medico e infermieristico». Infine, il leader di Azione si dice a suo agio tra gli imprenditori del Forum Ambrosetti. «A Cernobbio c’è un mondo che conosco bene. Se rappresentasse la platea elettorale sarei un pezzo avanti. Ma il tema è convincere tanti italiani a votare con la testa e non con la pancia, soprattutto non per rabbia. Ed è molto più complicato che ottenere una buona accoglienza dagli imprenditori».


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