Strage di Ustica, Amato tiene il punto: «Non ho chiesto le scuse di Macron. Ci tolga i dubbi sulla base di Solenzara» – Il video

L’ex presidente del Consiglio:«Non ho ritrattato niente, ma non ho mai detto che stavo dando la verità»

Non ritratta, anzi, rilancia e si rivolge di nuovo al presidente francese Emmanuel Macron. «Non ho ritrattato niente. Nell’intervista non ho mai detto che stavo dando la verità su Ustica. Ho detto che portavo avanti l’ipotesi più ritenuta più credibile tra quelle formulate, specificando che non avevo la verità da offrire ma il mio scopo era provocare se possibile un avvicinamento alla verità. E non ho detto a Macron di chiedere scusa ma di occuparsi della cosa: se dimostra che è infondata bene, se no deve chiedere scusa». Lo dice Giuliano Amato intervenendo alla Associazione Stampa estera in merito alla intervista rilasciata a Repubblica sulla strage di Ustica.


«Mai chiesto a Macron di chiedere scusa». E cita Solenzara

«Non ho detto a Macron di chiedere scusa, ma sono mica scemo? Ho chiesto di occuparsi della cosa», ha sottolineato l’ex presidente della Corte Costituzionale nonché ex presidente del Consiglio. Una tesi già ribadita in una lettera rilasciata oggi. «Io sono molto amico della Francia – aggiunge – non condivido la testata di Zidane con Materazzi. L’unica questione aperta è quella. La mia chiamata a Macron è una chiamata a un amico, non ostile. Chi ha scritto che la mia intervista è fonte di attriti con Francia ha voluto dire una cosa non vera, che spesso in politica si fa. Non corrisponde alla verità». E ancora: «Al giovane presidente francese Macron, che aveva due anni all’epoca, chiedo che ci liberi dalla questione Solenzara (la base militare in Corsica da cui potrebbe essere partito il caccia che lanciò il missile contro il Dc9, secondo una delle piste investigative, ndr)».

La questione Craxi

Nella sua intervista a Repubblica Amato affermerebbe che Craxi aveva informato Gheddafi, salvandolo, da un attentato nel 1980. Tesi sfatata dai figli di Craxi. Amato ci torna sopra, definendolo errore. «Inizio ad avere una certa età – dice – e ho ammesso che non sono in grado dire se l’errore l’ho fatto io o se lo fece chi mi disse che Craxi informò Gheddafi. È un fatto che lo informò nell’86». E ancora: «La ricerca di verità da parte delle associazioni delle vittime comincia a diventare irrealizzabile perché si muore: Purgatori se ne è appena andato, era una voce importantissima, altre che hanno vissuto la vicenda se ne possono andare, visto tutti gli anni passati. Chi ha guidato un aereo potrebbe dire ‘ero io alla cloche di un aereo che quella notte era tra gli altri a ronzare attorno al Dc9». «Non ho sentito Giorgia Meloni dopo la mia intervista su Ustica. Perchè avrei dovuto?».

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