Kataleya rapita al posto di un’altra bambina? L’ipotesi della vendetta per la droga e la rogatoria in Perù

Gli inquirenti attendono una risposta dal Sudamerica

La procura di Firenze ha inviato tramite il ministero della Giustizia una rogatoria alle autorità del Perù. L’atto riguarda la scomparsa di Kataleya Alvarez. Attraverso la rogatoria la procura ha chiesto al Perù di estendere un’attività investigativa fino ai suoi confini. Ora i pubblici ministeri attendono una risposta con l’autorizzazione. Firenze punta a interrogare una serie di persone che potrebbero aver avuto dei contatti con la famiglia della bambina scomparsa. Oppure essere in possesso di informazioni importanti. Tra i nomi citati dagli inquirenti, spiega la Repubblica Firenze, c’è lo zio paterno della ragazzina, oggi in carcere. Che avrebbe ricevuto una telefonata dal padre di Kata, Miguel. Il quale gli avrebbe detto che la ragazzina è stata scambiata per un’altra.


Anche l’altra bambina si trovava nell’ex hotel Astor nel frattempo sequestrato. Viveva insieme alla madre e a un altro uomo, implicato nel traffico di stupefacenti. Secondo il racconto all’uomo è stata sequestrata una partita di droga che non aveva ancora pagato. Di qui la ritorsione nei confronti della figlia. Il caso vuole che il trafficante, tornato in Perù, sia nel carcere dello zio di Kata. E lo abbia informato dello sbaglio nel rapimento. Gli inquirenti vogliono ascoltare entrambi. Ma rimangono ancora dei punti oscuri. In primo luogo tra il sequestro e il rapimento sono passati mesi. E poi che ne è stato della bambina una volta che i trafficanti si sono accorti dell’errore? Nella lista ci sono anche altri nomi che i giudici vogliono ascoltare. Ma su questi c’è riserbo.


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