Vannacci ricevuto da Crosetto, il generale va avanti col suo libro: «Ma delle vendite non parlo»

«Il libro va avanti per la sua strada» dice il generale che sarebbe in contatto con diverse case editrici per vendere il volume di diversi Paesi europei

Si è detto «estremamente soddisfatto» il generale Roberto Vannacci dopo essere stato ricevuto a rapporto dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Soddisfatto che il ministro abbia «accettato di ricevermi – spiega il generale – Del resto come è già noto sono stato io a chiederlo». L’atteso faccia a faccia è avvenuto oggi 8 settembre, come comunicato dalla Difesa. Il ministro ha ricevuto a rapporto il generale per «motivi personali», dopo la richiesta dello stesso ufficiale, da settimane al centro delle polemiche per il suo libro “Il mondo al contrario”. Lo stesso Vannacci lo scorso 1 settembre aveva chiesto di essere ricevuto, dopo che il ministro della Difesa aveva chiesto nei suoi confronti un procedimento disciplinare per i contenuti del libro. Come previsto dall’art. art. 735 del Dpr 15 marzo 2010 n. 90, ogni militare «può chiedere, per via gerarchica, di conferire con il ministro della Difesa o con un superiore, precisando il motivo della richiesta per le questioni di servizio, oppure dichiarandone il carattere privato, nel caso di questioni non riguardanti il servizio e la disciplina».


Crosetto lo scorso 1 settembre aveva confermato di aver ricevuto la richiesta di Vannacci, spiegando che lo avrebbe ricevuto con la ferma intenzione di dirgli «che cosa penso di questa vicenda». Per poi rivolgere una provocazione al generale: «Se è un vero militare, ha capito che l’unico che ha agito da militare è il ministro». Dal palco del Digithon di Bisceglie, in Puglia, Crosetto aveva poi aggiunto: «Se fai il ministro e ti assumi la responsabilità delle scelte, non devi preoccuparti delle reazioni. Il ministro della Difesa non può guardare alla persona, ovvero a Vannacci e al suo libro. Io ho 300mila persone sotto e la base della difesa è il rispetto per il rapporto gerarchico. Il ministro non deve valutare ciò che pensa personalmente o l’effetto che fa sugli alleati, ma deve difendere la struttura che ha sotto».


Dopo l’esplosione delle polemiche per i contenuti del suo libro, Vannacci era stato avvicendato nel suo incarico alla guida dell’Istituto geografico militare dal generale di divisione Massimo Panizzi. Su quella decisione dei vertici militari, Vannacci spiega: «Attualmente sono in licenza, ma quando tornerò in servizio proseguirò nella mia attività, in base alle indicazioni dei miei superiori, non sono stato spostato di sede». A proposito del suo libro, di cui si favoleggiano vendite copiose, il generale nicchia: «Quando riterrò opportuno e produttivo comunicare i numero lo farò, ma non adesso». Il volume intanto resta in commercio, con l’obiettivo di sbarcare in mercati esteri: «Sono già in contatti avanzati con diverse case editrici straniere che hanno richiesto la pubblicazione del libro in altri Paesi europei». E dopo la presentazione in pubblico a Villasimius, l’agenda del generale lo porterà a presentare il volume a Marina di Pietrasanta: «Ci saranno anche altri appuntamenti – assicura Vannacci – il libro va avanti per la sua strada».

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