Vado Ligure, Freccero si candida a sindaco contro il rigassificatore: «Toti pensa di fare quello che vuole ma si sbaglia»

Il dirigente tv vuole presentarsi ale comunali del prossimo anno nel comune del Savonese e provare a contrastare la realizzazione dell’infrastruttura davanti alle coste liguri

«Mi candido a sindaco di Vado Ligure per salvarla dal rigassificatore». Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, l’autore e dirigente televisivo Carlo Freccero ha confermato a la Repubblica la sua intenzione di diventare sindaco del comune del savonese per mettersi di traverso alla possibilità che davanti alle coste di Savona possa essere ospitato il rigassificatore. Circa 16mila persone si sono radunate sulle spiagge da Savona a Spotorno domenica 10 settembre, una catena umana contro l’infrastruttura che invece il governatore Giovanni Toti vuole fortemente. E così Freccero, direttore dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1 negli anni Ottanta, direttore di Rai 2 in due diverse esperienze e membro del cda Rai dal 2015 al 2019, ha annunciato che correrà alle elezioni comunali del 2024. «Ho visto e toccato con mano quanto sia vasto il dissenso del territorio savonese nei confronti delle politiche regionali, e in particolare del progetto di collocare a neanche tre chilometri dalle nostre spiagge un rigassificatore come se niente fosse. La catena umana in spiaggia è stata un successo incredibile», ha detto a la Repubblica, «Toti pensa di poter fare quello che vuole, in questa regione, anche le cose più sbagliate. E io voglio che sappia che non può farlo. Una cosa è il salottino della tv in cui è cresciuto, me lo ricordo bene quando era in Mediaset, un conto la Liguria». Il rigassificatore, ora a Piombino, sarà operativo a Vado nel 2026. Sorgerà a circa 4 chilometri dalla costa di Vado ma, essendo posizionato in una baia, disterà poco meno di 3 chilometri dalle coste di Savona, dove resterà per 17 anni. Entro un anno poi è prevista la stesura del Via, la valutazione di impatto ambientale dell’opera. Savona, Albissola Marina, Carcare, Altare, Bergeggi e Quiliano, insieme ad altri comuni, hanno criticato il progetto dal punto di vista della sicurezza, per le possibili ripercussioni sul turismo e dal punto di vista ambientale, come ha evidenziato anche Fabio Fazio: «Così si torna indietro di decenni: un rigassificatore a meno di tre chilometri dalla costa…altro che vocazione turistica». L’infrastruttura viene criticata anche perché a ridosso dell’area marina protetta di Bergeggi.


Freccero: «Toti si è comportato come un colonizzatore»

Freccero critica poi direttamente il presidente di Regione Liguria Toti, che secondo gli amministratori locali non ha coinvolto i territori. «Dice che la scelta è del governo», ha spiegato nell’intervista, «ma quale governo direbbe no ad un governatore che si sbraccia per installare in casa propria un impianto del genere, a cui nessuno aveva chiesto nulla. Il tutto senza consultare i cittadini, le amministrazioni. Toti si è comportato come un colonizzatore. Ecco perché mi candido per contrastarlo». Il manager è poi convinto che, a prescindere dai dubbi sulla sicurezza, il rigassificatore potrebbe avere un impatto sul turismo. «Dicono è sicuro, pulito e che neanche si vedrà, essendo destinato al largo, lontano chilometri. Ma allora perché non metterlo a Portofino?», la provocazione di Freccero, «quest’estate la Liguria ha attirato 9 milioni di turisti, dicono, siamo sicuri rimarranno tanti con un impianto del genere a due passi dalle spiagge del savonese?». E conclude: «Mi candido a Vado anche per seguire da vicino la battaglia legale che proseguirà negli anni. Spero mi seguiranno tutti quelli, da destra a sinistra, che vogliono difendere questo angolo di Paese».


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