Immigrazione, neonato muore annegato prima dello sbarco a Lampedusa

La madre, minorenne, viaggiava su un natante salpato da Sfax

Un neonato di 5 mesi è morto dopo essere finito in acqua poco prima dello sbarco a Lampedusa. La tragedia è avvenuta alle 4,18 circa, poco prima dell’arrivo dei soccorsi da parte della motovedetta Cp290 della Guardia costiera, fuori dal porto della maggiore isola delle Pelagie. Le persone finite in acqua sono state recuperate, così come è stato ripescato il cadavere del piccino. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. La polizia ha chiesto per la donna, un supporto psicologico. Della ricostruzione del caso si occupa la Capitaneria di porto. La mamma del neonato è una minorenne che viaggiava assieme ad altre 45 persone su un natante salpato da Sfax. Con lei la sorella, il cognato e il nipotino. La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata. I poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola stanno adesso valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.


In copertina: immagine di repertorio


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